opposizioneconferenza(UNWEB) Perugia. Il tema della sicurezza a Fontivegge torna al centro del dibattito politico con una conferenza stampa convocata dalle forze di opposizione, che puntano il dito contro l’amministrazione guidata dalla Sindaca Vittoria Ferdinandi. Al centro delle critiche, l’ennesima rissa avvenuta in Piazza del Bacio, che ha riacceso le preoccupazioni dei cittadini e degli esercenti della zona.

Presenti i consiglieri comunali, Margherita Scoccia, Clara Pastorelli, Paolo Befani, Nilo Arcudi, Leonardo Varasano, Augusto Peltristo, Edoardo Gentili, Gianluca Tuteri e Chiara Calzoni sul tavolo dei relatori mentre tra i giornalisti in sala erano presenti l’ex sindaco Andrea Romizi, l’ex assessore alla sicurezza Luca Merli, l’ex senatore Pillon e l’ex consigliera Francesca Renda.

“La situazione è fuori controllo e l’amministrazione continua a far finta di nulla. La sicurezza in città è ormai un’emergenza e la Sindaca non può più nascondersi dietro annunci poco chiari e pochi fatti, a dispetto di una comunità che vive nella paura, come a Fontivegge, ma che oggi è così anche in altri quartieri di Perugia”, questo il filo conduttore e la voce unica di tutto l’incontro con la stampa.

Secondo gli esponenti della minoranza, (Arcudi e Scoccia) la decisione di non assegnare un assessore alla sicurezza e depotenziare il nucleo della polizia locale e, in ultimo, di togliere il teaser, ha aggravato il problema nel controllo del quartiere di Fontivegge.

“Depotenziare un presidio fondamentale per la sicurezza della zona è stata una scelta irresponsabile. Quel nucleo rappresentava un punto di riferimento per cittadini e commercianti, la sua abolizione ha lasciato un vuoto che oggi viene riempito da delinquenza e illegalità” secondo Arcudi.

La consigliera Scoccia ha chiesto un cambio di passo, “in dieci anni noi abbiamo istallato telecamere, abbiamo contributo ad una nuova illuminazione in tutta la città, abbiamo progettato con una visone globale, oggi noi non vediamo la stessa lungimiranza negli atti del Comune.”

Mentre per il consigliere Leonardo Varasano si tratta di una vera e proprio “assuefazione a ciò che accade e si ha il timore di un’assenza di reazione. Esistono gli strumenti – continua Varasano – esistono le parole e i fatti, le parole sono sbagliate e insufficienti e i fatti non sono visibili. La percezione che si ha è quella di un mancato rispetto delle regole”.

Per la consigliera Pastorelli sono stati, inoltre, disattesi i rinnovi delle ordinanze anti prostituzione e anti alcool, facilitando di fatto la somministrazione incontrollata di bevande alcoliche.

“Riteniamo – dichiara Pastorelli – che per intervenire quanto prima con misure efficaci sia necessario, in un’ottica di prevenzione, dare attuazione rapida alle modifiche apportate dalla Assemblea Legislativa dell’Umbria alla legge regionale sul commercio, azione che non è stata possibile attuare nella scorsa consiliatura per il sopraggiunto termine del mandato amministrativo”.

“A quasi un anno dall’approvazione della legge,- continua la Pastorelli – appare colpevolmente grave che l’Amministrazione comunale non abbia ancora varato il conseguente regolamento attuativo, considerata la portata delle norme e la loro utilità per i sindaci nelle funzioni di Ufficiale di governo.”

“In quest’ottica, – prosegue la Pastorelli – nella passata consiliatura l’Assessorato comunale al Commercio da me guidato aveva avviato una fattiva e proficua collaborazione con la Giunta regionale per recepire le novità introdotte dalla legge 48/2017 (Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città), e modificare in senso più stringente la Legge regionale sul commercio, con la finalità di ampliare il margine di discrezionalità delle Amministrazioni locali nella gestione, anche preventiva, delle licenze per le attività commerciali. Tra le competenze attribuite ai Primi Cittadini la legge 48/2017 prevede la possibilità di disporre di ordinanze finalizzate a superare situazioni di degrado del territorio, pregiudizio del decoro o della vivibilità urbana. Al Sindaco viene, tra l’altro, attribuita la facoltà di intervenire in merito agli orari di apertura dei punti vendita, alla regolamentazione della somministrazione degli alcolici e dei superalcolici (Art. 8)”.

“A fronte di questo vuoto – ha concluso la Pastorelli – e di scarsa conoscenza della legge anche da parte dell’Assessore Andrea Stafisso, l’opposizione presenterà una mozione urgente con richiesta di recepimento della legge regionale. I Comuni hanno dunque a disposizione una normativa che consente loro di adottare strumenti di programmazione efficaci che permettano di non compromettere l’ambiente urbano e la sicurezza pubblica, in piena autonomia decisionale e senza la necessità di ricorrere a specifiche ordinanze. Questo quello che chiederemo con una mozione urgente al Sindaco di Perugia”.

Gli interventi del consigliere Peltristo e di Tuteri nel finale, sono stati volti , rispettivamente, a dare luce ai problemi delle baby gang a Castel del Piano e allo spostamento del asilo nido a San Sisto per motivi di sicurezza. Conseguenza questa di una mancata presa in carico da parte del sociale di un soggetto con problemi che di fatto ha costretto tutti i genitori a spostare un asilo intero in un altro quartiere.

Il consigliere Tuteri, in ultimo, ha dichiarato che “Il peggio deve ancora venire, visto che le cose non vanno per il verso giusto. Lo sapevamo, – prosegue – chi cambia le parole, cambia la realtà e le nostre sensibilità. C’è bisogno di ripristinare la condizione di sicurezza percepita dalla gente, prima venivano fatte molte azioni senza voli ideologici, oggi non è cosi. Mi faccio promotore – ha aggiunto Tuteri – di tentativo di confronto con la giunta, di un tavolo paritetico vero nel tentativo di trovare una soluzione per la nostra comunità”.

Durante la conferenza stampa si è appresa la notizia della possibile chiusura del reparto Prevenzione crimine Umbria-Marche denunciata da Massimo Bici, segretario provinciale Siulp, tutti i consiglieri hanno dichiarato che avrebbero subito allarmato il sottosegretario Emanuele Prisco per una suo immediato intervento presso il Dipartimento di Pubblica sicurezza .


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