Dignità(UNWEB) – Perugia,  – La Giunta regionale, su proposta della Presidente Stefania Proietti, ha approvato le linee di indirizzo e di governance per attuare in via sperimentale la riforma della legislazione per il Progetto di vita e l'attuazione dei diritti delle persone con disabilità.

La riforma, introdotta dal decreto 62 del 2024, vede la provincia di Perugia come luogo di sperimentazione, atto che è stato accolto dalla Presidente Proietti (che ha mantenuto per sé la delega) come occasione per introdurre un nuovo sguardo, vedendo in ogni persona le potenzialità e non i limiti, in modo da passare dall'assistenzialismo alla valorizzazione di ciascuno e ribaltare la prospettiva per non lasciare indietro nessuno.

Al risultato delle linee di indirizzo, che costituiscono un vero e proprio strumento di governance regionale, si è arrivati dopo un'ampia partecipazione iniziata all'inizio dell'anno, con le associazioni, con le famiglie delle persone disabili, con gli operatori.

"Con questo atto – spiega la Presidente Proietti - diamo concretezza al nostro impegno per garantire piena inclusione e tutela dei diritti delle persone con disabilità nel territorio umbro: l'Umbria è tra le prime regioni in Italia a sperimentare la riforma e il Progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. La Giunta regionale ha deciso di ampliare la sperimentazione della riforma a tutta la regione, nonostante il Ministero avesse individuato la sola Provincia di Perugia. La Regione Umbria intende affermare con forza la propria adesione ai più avanzati paradigmi culturali e normativi, a livello sia nazionale che internazionale, nella piena applicazione, adesione ed attuazione dei principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità".

"L'intera azione regionale, a partire dalla valutazione di base fino alla co-progettazione del Progetto di vita – prosegue la Presidente Proietti - sarà coerentemente ispirata non solo alla semplice erogazione di prestazioni, ma al miglioramento della qualità della vita della persona, definita dalla persona stessa, nel rispetto del principio "nulla su di noi senza di noi".

Il Progetto di vita individuale personalizzato e partecipato diventa lo strumento principe per promuovere l'autodeterminazione, ovvero il diritto e la capacità di esercitare il controllo sulla propria vita. L'empowerment è il processo attraverso il quale le persone con disabilità e le loro famiglie acquisiscono consapevolezza, competenze e potere per compiere scelte informate e rivendicare i propri diritti.

La Regione Umbria si assume con questi atti l'impegno di attuare concretamente il Progetto di vita. Le risorse e i supporti saranno primariamente indirizzati a favorire la vita delle persone con disabilità all'interno della comunità, nella propria casa e nel proprio tessuto sociale. Saranno promosse soluzioni abitative inclusive, il sostegno all'occupazione nel mercato del lavoro aperto e la partecipazione a tutte le attività sociali, culturali e ricreative del territorio, garantendo che nessuna persona sia costretta a vivere in contesti separati a causa della propria disabilità.

La Regione Umbria sta inoltre lavorando con l'obiettivo, condiviso con i soggetti sociali, di migliorare qualità e quantità dell'inserimento mirato dei lavoratori con disabilità che abbiano rilevanti difficoltà a relazionarsi con il contesto lavorativo ordinario e arrivare alla piena attuazione del diritto al lavoro delle persone con disabilità.

Nei prossimi giorni sarà varato il relativo protocollo ai sensi della legge 68/99 che l'assessorato allo sviluppo economico sta condividendo con le parti sociali e con il garante regionale per i diritti delle persone con disabilità.

"Questi impegni a favore delle politiche per le persone con disabilità rappresentano un cambio di passo nella nostra azione di governo - sottolinea ancora la Presidente. - "Non si tratta solo di adempimenti normativi, ma di una visione strategica che pone al centro la persona con disabilità e la sua famiglia, garantendo servizi di qualità e risposte concrete ai bisogni del territorio".

Sempre in questi giorni è stato ricostituito l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti del settore, organizzazioni del terzo settore e associazioni di persone con disabilità, assicurando un approccio partecipativo e condiviso nella definizione delle politiche regionali.

L'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, rinnovato nella sua composizione e nelle sue funzioni, avrà il compito di monitorare l'attuazione delle politiche regionali per la disabilità, promuovere il coordinamento tra enti locali, servizi sanitari e sociali, elaborare proposte per il miglioramento dei servizi territoriali, verificare l'efficacia degli interventi programmati, garantire la partecipazione attiva delle associazioni di settore.

L'implementazione delle nuove linee di indirizzo prenderà avvio nei prossimi mesi, con un cronoprogramma che prevede l'istituzione di gruppi di lavoro tematici con il coinvolgimento dei principali stakeholders regionali, enti pubblici e terzo settore, per garantire una governance integrata ed efficace su tutto il territorio regionale.


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