Assessore Thomas De Luca(UNWEB) – Perugia,   – La Regione Umbria ha pubblicato l'avviso pubblico per la selezione dei progetti a valere sul Fondo per il contrasto del consumo di suolo (D.M. 2/2025). La scadenza per la presentazione delle richieste da parte degli Enti locali è fissata al 21 dicembre 2025. Viene così data attuazione alla delibera di Giunta regionale N. 837 del 27 agosto 2025 "Fondo per il contrasto del consumo di suolo di cui all'art. 1, comma 695 della legge 29 dicembre 2022, n. 197. Approvazione dei Criteri e dello Schema di Avviso pubblico per la presentazione e la selezione di proposte progettuali relative ad interventi per la rinaturalizzazione dei suoli degradati o in via di degrado, in ambito urbano e periurbano, in attuazione del D.M. n. 2 del 2 gennaio 2025 - Programmazione 2023-2027".

Con la messa a disposizione del Fondo, la Regione Umbria consente quindi di investire 3,8 milioni di euro nell'adattamento climatico: foreste urbane nelle città contro impermeabilizzazione e isole di calore che causano alluvioni lampo, decementificazione e bonifica delle aree inquinate attraverso progetti di forestazione urbana. La Regione Umbria stanzia 3,8 milioni di euro per la rinaturalizzazione urbana attraverso la delibera N. 837 del 27 agosto 2025.

"Un atto cruciale - dichiara l'assessore Thomas De Luca - per il contrasto al consumo di suolo e l'avvio della programmazione di interventi in ambito urbano e periurbano per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado. Un passo concreto verso un'Umbria più verde, resiliente e attenta al suo ambiente, un investimento strategico per il benessere della nostra comunità e per la tutela del nostro prezioso ambiente. Un passo fondamentale per contrastare il consumo di suolo e promuovere la rinaturalizzazione dei nostri territori. Attraverso i criteri che abbiamo definito vogliamo invertire quel processo di cementificazione che ha causato l'impermeabilizzazione e il degrado del suolo, ripristinando le aree compromesse e trasformandole in spazi verdi fruibili e ad uso pubblico. Questi interventi sono cruciali per l'adattamento climatico del nostro territorio. La rinaturalizzazione, attraverso l'incremento di spazi verdi, favorisce la riattivazione dei servizi ecosistemici annullati dall'impermeabilizzazione, dalla compattazione, dall'erosione e dal deterioramento".

I fondi saranno destinati agli enti locali umbri come Comuni, Province e Unioni dei Comuni per finanziare progetti di rinaturalizzazione. Uno strumento concreto per trasformare aree degradate in spazi verdi pubblici, migliorando la qualità della vita dei cittadini e rafforzando la resilienza dell'ambiente. Un investimento per il futuro e la salute dell'ecosistema, coerente con gli obiettivi della Strategia dell'UE per il suolo 2030 che punta al consumo di suolo netto pari a zero. Si tratta di misure dirette per la mitigazione del fenomeno delle isole di calore urbano e azioni concrete che consentiranno un considerevole aumento dell'infiltrazione delle acque meteoriche. L'effetto per la qualità dell'aria sarà l'assorbimento dell'anidride carbonica e il rilascio di ossigeno, la riduzione dell'assorbimento di calore delle superfici urbane grazie a ombreggiamento e frescura nei periodi caldi e il miglioramento del microclima nei dintorni delle nuove aree verdi.

Tra le lavorazioni ammissibili rientrano la de-impermeabilizzazione di superfici artificiali o di suoli compattati che prevedono il ripristino della struttura e della funzionalità ecologica del suolo esistente; la demolizione di piccoli manufatti edilizi, piazzali e strade (le demolizioni di grandi manufatti sono ammesse solo con cofinanziamento) per liberare il suolo dal cemento e dall'asfalto. E ancora lavorazioni del terreno come riprofilatura o modellazione per drenaggio superficiale, integrazione e arricchimento del suolo garantendo uno spessore finale di almeno 50 centimetri; piantumazioni di vegetazione arborea e arbustiva autoctona secondo le prescrizioni di riforestazione urbana; impianti irrigui in sub-irrigazione e sistemi di recupero delle acque meteoriche (laghetti, cisterne, serbatoi); formazione di settori per la coltivazione di ortaggi (orti pubblici, botanici); opere accessorie per arredo e sicurezza, nel limite del 10% dell'importo dei lavori; azioni non strutturali di carattere gestionale, anche a fini educativi e ricreativi.

L'Avviso, dopo l'approvazione con Determinazione Dirigenziale n. 10555 del 10 ottobre 2025, è consultabile nel BUR n. 52 del 22 ottobre 2025 e all'interno del sito web regionale al seguente link https://www.regione.umbria.it/paesaggio-urbanistica/politiche-per-il-contenimento-del-consumo-di-suolo

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