Il consigliere regionale Claudio Ricci chiede, con una mozione, di “predisporre con urgenza un atto ricognitivo, con specifica carta tematica, sulle aree umbre che risultino potenzialmente interessate, rispetto a segnalazioni su stampa e internet che sono da verificare, da depositi di materiali inquinati non autorizzati o discariche mimetizzate in ambiti autorizzati”.
(ASI) Perugia, - “Predisporre con urgenza un atto ricognitivo con specifica carta tematica sulle aree umbre che risultino potenzialmente interessate, rispetto a segnalazioni che sono da verificare, da depositi di materiali inquinati non autorizzati o discariche mimetizzate in ambiti autorizzati”: lo chiede, con una mozione, il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente), dopo aver rilevato che esistono segnalazioni su tale materia sia in articoli di stampa che in notizie apparse in rete.
“Da tali segnalazioni – spiega – emergono ipotesi di discariche illegali, di depositi in Umbria di materiali ad alto contenuto inquinante e anche mimetizzati abusivamente in discariche autorizzate. Pur non entrando negli aspetti penalmente rilevanti, di competenza di specifici e diversi organi istituzionali, si tratta di segnalazioni che interessano la sfera della pubblica incolumità che investe, almeno in sede politico istituzionale, anche la Regione Umbria”.
Con la mozione, Ricci chiede anche di “verificare se risulta che in Umbria vi siano sospetti di depositi illeciti di materiali radioattivi o di origine similare e militare. Occorre sollecitare – conclude - la Commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti al fine di avere una risposta definitiva tesa ad escludere, come sembrerebbe dalle notizie diffuse, ogni possibilità che l'Umbria, anche per ragioni di sismicità del territorio, possa ospitare depositi nazionali di sostanze radioattive”.