(ASI) Perugia– Esclusiva intervista rilasciata dall’On. Adriana Galgano di Scelta Civica, per Umbria Notizie Web, testata del gruppo editoriale Agenzia Stampa Italia. L’intervento gentilmente concessoci a margine dell’incontro organizzato da “Futuro Umbria” presso il Perusia Hotel avente come tema gli scambi e l’internazionalizzazione con in particolare rappresentanti della Costa d’Avorio.
-Scelta Civica, che al governo nazionale siede nella maggioranza, nel governo dell’Umbria siede all’opposizione. E si è qualificata per diverse iniziative, prima fra tutte l’Umbricellum. Il lettore magari si domanda a che punto è questa storia che ha lasciato perplessi in molti?
Stiamo attendendo il pronunciamento del tribunale che dovrebbe avvenire a breve. Avrebbe dovuto essere il 4 novembre, ma è stato chiesto un rinvio per indisponibilità degli atti. Quindi nei primi mesi del 2016 ci sarà la pronuncia del tribunale cui abbiamo chiesto di esaminare la questione.
-Se il tribunale vi darà ragione quale lettura politica si potrà dare? Il governo dell’Umbria avrebbe dunque promulgato una legge incostituzionale?
Nel caso succedesse ,si. La legge con la quale è stato nominato il consiglio regionale dell’Umbria non sarabbe in linea con i dettami della corte costituzionale, con tutte le conseguenze che dovremmo trarne da questo. Con i tempi necessari a dirimere la questione, probabilmente arriveremo alle prossime elezioni. Inoltre difficilmente sarà una pronuncia con valore retroattivo. La nostra battaglia è volta a far si che alla prossima tornata elettorale umbra si voti con una legge che tenga conto della reale volontà degli elettori. Non si può fare una legge che consenta di vincere e di governare facile.
-Isolamento dell’Umbria. Lei recentemente ha fatto un bell’intervento sulla proponenda stazione “Medio Etruria”. L‘Umbria paga tanti anni di una politica che dal punto di vista dei trasporti e della viabilità ha isolato la regione. Quali sono le cause? Sarebbe utile questa Medio Etruria? Tanto più che c’è uno studio del Frecciargento per poter collegare Perugia a Milano in 3 ore.
Esatto. Io credo che aver fatto il nodo principale ferroviario dell’Umbria a Foligno sia stato un grave errore. Noi abbiamo avuto una politica che nel corso del tempo non ha tenuto conto della fondamentale variabile della raggiungibilità. La raggiungibilità, cioè il tempo di percorrenza, oggi è importantissimo. Si tratta di una variabile essenziale tanto per le aziende, quanto per lavoratori, studenti universitari e turisti. Per quanto riguarda la Medio Etruria, cioè la stazione alta velocità sulla linea Av/Ac, sorgerebbe a oltre 50 km da Perugia, addirittura in prossimità di Arezzo. Sarebbe veramente incredibile che dopo anni in cui Arezzo ha avuto autostrada e nodo ferroviario di grande importanza, l’ Umbria paghi per una stazione Alta Velocità su Arezzo. Veramente saremmo poco intelligenti. Questo progetto ha veramente tanti buchi neri sulle previsioni di traffico. I dati sono molti e contrastanti poiché non vi è la reale certezza sulle previsioni di traffico. Aldilà di questo non serve a rompere l’isolamento dell’Umbria. Io sto facendo tutto quanto mi è possibile per evitare che ciò accada e mi sto applicando per far si che accada ciò che lei ha detto, che veramente cambierebbe la storia dell’Umbria, cioè l’alta velocità a Perugia. Noi ci dobbiamo rendere conto che dei tempi di percorrenza da Perugia a Milano di oltre 5 ore e da Perugia a Roma di circa 3 ore è un’assurdità che dobbiamo correggere.
-Importante correggerlo e correggerlo subito per le nostre aziende. Si paga questo deficit ma lo pagano anche le nostre aziende. E qui parliamo dell’iniziativa di Futuro Umbria a Perugia che cerca di valorizzare le aziende umbre e soprattutto le peculiarità, le tante peculiarità che le nostre aziende possono offrire all’estero e non solo. Si tratta di un associazione che prende questa iniziativa perciò un segnale che viene dato alle istituzioni per essere più presenti per risolvere questi problemi da un punto di vista dei trasporti ma anche per saper offrire le grandi potenzialità che offre la nostra regione. Lei che ne pensa di questa iniziativa?
Io ho intenzione di prendere questa associazione, Futuro in Umbria. Da parte mia c’è tutto l’appoggio ed è quello che serve a questa regione. Il fatto che persone di buona volontà con idee e con coraggio, perché oggi ci vuole coraggio, si mettano in gioco per il futuro della nostra regione. Perché il futuro della nostra regione è fatto di questo molto di più che della spesa pubblica, perché di spesa pubblica ne abbiamo fatta tanta e vediamo come siamo ridotti.
-Veniamo ora alla questione del Giornale dell’Umbria. Un imprenditore umbro, il Signor Collaicovo ha venduto questa testata strategica per quanto attiene il pluralismo l’Umbria ad un imprenditore campano. Da ricordare che abbiamo perso Rte, abbiamo perso la Banca Popolare di Spoleto, cioè settori importanti. Come giudica Onorevole che un imprenditore abbia venduto ad un esterno quando c’era la possibilità di vendere ad aziende locali, e poi dopo pochi mesi il giornale viene posto in liquidazione dal direttore responsabile. C’è qualcosa che fa pensare? Si poteva agire prima? Come fare per salvare i lavoratori, i tanti giornalisti che, di punto in bianco, sono passati da una prospettiva di rilancio del giornale, ad una prospettiva che vede chiudere il giornale?
Si tratta di una vicenda sconcertante e ha due aspetti. Il primo che va ad inserirsi nella crisi dell’editoria che coinvolge tutta Italia. Su questo io sto sollecitando il mio gruppo a prendere contatti con il Pd per sollecitare l’uscita del piano sull’editoria che invece non esce. Su questo noi dovremmo essere molto veloci perché ogni volta che chiude un giornale su riduce la pluralità dell’informazione e la nostra libertà. Io sto lavorando su questo in parlamento. Per quanto riguarda la vicenda io ho fatto diversi interrogazioni, ne ho depositata un’altra proprio venerdì, in cui sollecito il governo a prendere atto della situazione del Giornale Dell’Umbria, fare delle verifiche su quanto è successo e cosa si intende fare per i giornalisti e per il grave stato di crisi dell’Umbria.
Un gesto di chiarezza che andava fatto per far conoscere la realtà di questa dinamica che è andata a chiudere un giornale, uno spazio di pluralità della nostra regione. Grazie all’Onorevole Galgano di Scelta Civica deputata per l’Umbria.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia