(UNWEB) Perugia. Una vittoria preziosa, prima agguantata, poi persa e infine ripresa nel finale. Una partita difficile, un avversario tenace e cinico. Grifo schierato col 3/5/2 con Favalli e Sounas nella linea di metà camapo, preferiti a Crialese e Falzerano.
Il primo tempo è stato asfittico, il Perugia ha fatto molto possesso palla, ma a ritmi lenti, non ha tenuto le distanze giuste tra reparti, ha sbagliato per eccesso di precipitazione gli appoggi sui movimenti delle punte e non è riuscito a trovare la profondità. Nella ripresa il Perugia ha fatto qualcosa in più ma il gol è arrivato nell’unico modo in cui poteva sbloccarsi una partita così: un gran bello scambio Murano-Melchiorri che di tacco la restituisce all’attaccante, mettendolo davanti alla porta in posizione defilata, ma utile a insaccare. La partita si mette in discesa, il Perugia trova due ripartenze micidiali. Nella prima, non viene concesso un rigore apparso netto a Bianchimano, appena entrato. E, poi, un gol divorato da Melchiorri che, solo davanti a Bastianello non trova di meglio che sparargliela addosso. I due pericoli scampati danno coraggio alla Vis e inducono un calo inconscio di tensione nel Perugia, che concede una punizione evitabile dalla tre quarti. Sulla battuta, Fulignati ha un’incertezza, non esce e prende gol da Stramaccioni, umbro di Assisi, appostato a due metri dalla porta sul secondo palo (75′). Il cielo sembra crollare sui grifoni, che però, passato qualche minuto di smarrimento,si ributtano avanti dimostrando una volontà coriacea, marchio di Fabio Caserta. Il 2-1 arriva su un’altra bella azione da destra, con Falzerano, anche lui subentrato, che appoggia a Bianchimano (oggi protagonista). Il cross basso all’indietro trova Dragomir che in corsa dal limite la mette precisa all’angolino basso. Mancano sei minuti, dieci col recupero, e il Perugia stavolta gestisce meglio il vantaggio, grazie soprattutto ad un rinato Bianchimano, che conquista punizioni e tiene alta la squadra. Solo all’ultimo secondo il Grifo rischia, con l’azione della disperazione della Vis, un furibondo batti e ribatti in area biancorossa, con Fulignati che respinge di piede una conclusione ravvicinata e i compagni a fare muro davanti a lui. Un muro di determinazione e voglia di vincere, che è forse l’emblema di questi tre punti. La crescita della di squadra dunque prosegue, con Caserta che dovrà curare e oleare soprattutto i meccanismi della fase offensiva, visto che quella difensiva ha concesso poco o nulla agli avversari per la terza partita consecutiva. In settimana c’è la parentesi di Coppa Italia a Brescia (trasmissione in diretta sulla web radio di Tifogrifo). Caserta ne avrebbe fatto volentieri a meno adesso che ha infilato la strada buona. Sicuramente giocheranno quelli che sono scesi in campo di meno finora.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia