rugby 750x536In sala dei Notari ha preso il via ufficialmente la stagione 2021-2022

(UNWEB)  Perugia. E’ stata la sala dei Notari, a palazzo dei Priori, ad accogliere nel corso della mattinata del 21 settembre lo staff al completo del Rugby Cus Perugia, formazione che prenderà parte al campionato di serie A. Il team, targato Acea, si presenta ai nastri di partenza con rinnovate ambizioni, forte della sua storia e dell’entusiasmo dei suoi giovani, tutti under 25.

A tenere a battesimo la formazione biancorossa sono state le Istituzioni comunali, con il sindaco e l’assessore allo sport, ma anche quelle sportive con i rappresentanti della federazione rugby e del Coni regionale.

Davanti ai giocatori, agli allenatori ed ai dirigenti il presidente onorario del Cus Rugby ha ribadito che la società sta continuando a lavorare con grande impegno nonostante i tempi complessi, perché tutti i componenti dello staff amano i colori del team e la disciplina del rugby.

Due sono le caratteristiche che contraddistinguono il sodalizio perugino da tutte le altre realtà di serie A: la componente universitaria ed il forte senso di appartenenza alla città.

Il campionato di A, spiega il presidente, rappresenta una grande opportunità: dunque l’invito rivolto agli atleti è di divertirsi, scendendo in campo con la sfacciataggine della giovane età, ma anche con coraggio e rispetto dell’avversario. La squadra è competitiva e lavora ormai da tempo agli ordini degli allenatori Alessandro Speziali e Fabrizio Fastellini; manca solo la controprova del campo.

L’Amministrazione comunale, con il sindaco e l’assessore allo sport, ha sottolineato che il rugby, in particolare a Perugia, ha un suo tratto distintivo che affascina: ogni ragazzo che indossa la maglia biancorossa una volta dismesso il ruolo di giocatore è come se la portasse cucita addosso per tutta la vita.

Per il resto ciò che si percepisce con forza è il senso di appartenenza alla città che ogni membro dello staff sente; un’appartenenza “inclusiva” visto che molti ragazzi della prima squadra vengono da altre città italiane e non sono perugini. L’auspicio dell’Amministrazione, dunque, è che il Cus Perugia continui ad onorare il nome della città affacciandosi al campionato di serie A con la sfacciataggine dei giovani ma anche con la voglia di riappropriarsi della vita dopo un periodo di restrizioni e limitazioni.


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