Alvini Segre 01032022(UNWEB) Brescia. A volte sembra che tutto sia già scritto e sia già deciso a tavolino con i posti in classifica che contano già assegnati. Impossibile non pensare male e ad accorgersene è stato anche Massimiliano Alvini, uno che di arbitri solitamente non parla mai.

Verrebbe la voglia di smettere o di scioperare contro alcuni episodi che commentare è assolutamente superfluo: gli ultimi due arbitraggi sono stati al limite del ridicolo ed è impossibile non metterlo in evidenza. Il tecnico è un fiume in piena, giustamente: "Abbiamo chiamato il Var, c'era un clamoroso rigore per fallo di mani di Pajac. Inoltre siamo stati penalizzati da due ammonizioni inesistenti. Almeno dammi il mio". Lapidaria l'analisi della partita: "Siamo partiti non bene, poi siamo usciti alla grande, ma l’espulsione ha cambiato tutto. Nella ripresa il Brescia ha inserito tutti gli attaccanti, alla squadra non posso rimproverare nulla se non che sul primo gol abbiamo perso un uomo e poi sul secondo uno scambio. Abbiamo cambiato tatticamente, ma la squadra ha fatto bene fino al gol. Il Perugia in undici non avrebbe mai perso questa partita".

Dello stesso avviso Jacopo Segre: "Era rigore su Matos, lo hanno visto tutti. Il var esiste apposta per controllare". Parole dure ma espresse con correttezza esemplare: "Abbiamo dato l’anima per tutta la partita, stavamo tenendo botta, concedendo poco al Brescia: purtroppo è arrivato il pareggio e all'arrembaggio finale anche il 2-1. Dispiace per l’episodio finale perché, per l’ennesima volta, non c’è stato un momento favorevole per noi. Stiamo lottando per questa maglia e ripensando agli episodi di oggi c’è un’incazzatura totale". Occorre guardare avanti perchè domenica c'è il Lecce: "Servirà freschezza contro un avversario forte e completo sotto tutti i punti di vista". 

Enrico Fanelli -Umbria Notizie Web