(UNWEB) Personalità e autorevolezza, determinazione e concentrazione. Il Perugia passa a Bari controllando nel primo tempo e addirittura dominando nella ripresa. La prestazione è eccellente, aldilà di ogni ragionevole speranza.
Castori vuol trovare nuove energie e sceglie la linea giovane a metà campo con Iannoni, Kouan e Paz al posto di Bartolomeri, Luperini e Lisi, comunque poi entrati nella ripresa a completare l’opera già costruita dai ragazzi nel primo tempo. In difesa, Rosi è preferito a Sgarbi e in attacco Di Carmine rimpiazza Di Serio. Ritmo, intensità e cattiveria agonistica non fanno difetto ai ragazzi di Castori che impediscono al Bari di ragionare e, poi, quando possono, provano a pizzicare. Rosi, uno dei migliori in campo, di testa da corner fa gridare al gol i tifosi perugini scesi fino a Bari, ma Caprile è tanto bene sulla traiettoria e la partita non si sblocca. Il Perugia aggredisce alto e con cattiveria (nel primo tempo ammoniti Dell’Orco, Curado e Paz, unico grifone al di sotto della sufficienza) dà sempre l’impressione di poter costruire bene. A centrocampo Santoro, Kouan e Iannoni fanno legna e propongono; sull’esterno Casasola inizia in difficoltà opposto a Benedetti, ma alla distanza cresce. Manca, però, la precisione nell’ultimo passaggio o nelle conclusioni, per cui lo 0-0 dei primi 45′ lascia in casa Perugia più di un rammarico. Ma le recriminazioni si moltiplicano a inizio ripresa quando l’ingresso di Lisi movimenta la manovra perugina. In pochi minuti il Grifo costruisce cinque azioni pericolose con Olivieri, Di Carmine, Lisi e Santoro due volte: la seconda, al 60′, è clamorosa, praticamente un rigore in movimento. Castori mette dentro Luperini per Kouan e Di Serio per Di Carmine. Poi, più tardi Bartolomei rileva Iannoni. Tutti gli innesti portano verve e qualità. Il Perugia continua a comandare il match e a proporsi con manovre, fraseggi e cambi di campo, sempre cercando la profondità. E, proprio mentre cominciava a prender consistenza una certa paura di subire l’ennesima beffa, su un cross di Casasola da destra, Di Serio incorna e finalmente scuote la rete di Caprile a un quarto d’ora dalla fine. Il Grifo non si ritrae dietro, continua a cercare l’offensiva e, cinque minuti dopo, su un rilancio di Rosi, ancora Di Serio si invola e batte a rete di prepotenza. Il 2-0 è meritato e indiscutibile, per certi versi esaltante. I grifoni si esaltano e, memori di beffe recenti subite negli ultimi minuti, restano concentrati, non concedendo nulla al Bari nel finale, dove anzi potrebbero fare ancora male ai galletti baresi. La squadra, in mano a Castori, dimostra di avere identità e autostima. La salvezza non è più un miraggio, e sarebbe un autentico peccato se il mercato non assicurasse i rinforzi necessari a completare l’opera. Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia