(ASI) Perugia. Una vittoria da grande squadra. Così Bisoli ha definito l’ 1-0 del Perugia sul Modena nell’anticipo al Curi. Giudizio da condividere perché il Grifo ha saputo mostrare nei novanta minuti tutte le facce che ha. Nel primo tempo, una squadra capace di confermare tutto il meglio che ha fatto vedere nelle ultime prestazioni. Sovrapposizioni sulle fasce, movimenti senza palla, geometrie a metà campo con Taddei in regia e Della Rocca-Zebli a girargli intorno.
E, davanti, Di Carmine affiancato da Drole e Parigini a dare profondità alla manovra. Il gol di Di Carmine al 7? (incornata di testa su cross teso di Del Prete da destra) e altre tre mega occasioni con Parigini (conclusione in diagonale dopo break e fuga) Drole (salvataggio sulla linea di Gozzi) e Del Prete (conclusione sugli sviluppi di una punizione) certificano una superiorità netta, che avrebbe meritato almeno il doppio vantaggio. Invece, nella ripresa, il Perugia ha pagato pegno alla condizione precaria di molti suoi uomini (da ultimi, Belmonte e Del Prete influenzati) e, mentalmente, ha sofferto per non aver saputo chiudere i giochi quando avrebbe dovuto, per qualche leziosità di troppo. Il Grifo si è allungato, ha concesso spazi e iniziativa al Modena, non è riuscito ad innescare le ripartenze. In compenso, la difesa ha tenuto fede alla sua imbattibilità interna, rischiando solo una volta e certificando i tre punti. E tutta la squadra ha giocato con concentrazione e concretezza. Insomma, dopo l’effervescenza del primo tempo, la solidità e la capacità di soffrire della ripresa. Una prova di maturità, e un investimento per il futuro sotto forma di maggiori certezze di gruppo, se è vero che nelle difficoltà si forgia il carattere. Unico neo, l’espulsione di Zebli per doppia ammonizione, che priverà Bisoli del mediano nell’incontro con il forte Novara di martedì. Un’altra partita al Curi, un altro mattone da mettere alla costruzione che Bisoli sta forgiando con la tenacia e la laboriosità del mastro murator.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia