PgSpezia002p(ASI) Perugia. Il nuovo Perugia sbatte contro le scogliere spezzine. Solo 0-0 al Curi, in una partita che vale per la zona play off. Cominciamo dai meriti degli ospiti. Squadra organizzatissima, quella ligure: coriacea, quadrata e lucida. I ragazzi di Di Carlo danno del tu al pallone, fanno sempre movimenti giusti e collettivi, sporcano il pallone e le linee dei passaggi avversarie, pressano e non lasciano giocare. Insomma, rendono difficile la vita a chi li affronta.

E, con la batteria di attaccanti che ha, la squadra ligure può impensierire qualsiasi difesa. Oggi Migliore ha imperversato sulla sua fascia, e Del Prete è andato in difficoltà, anche perché non adeguatamente supportato da Molina, che ha finito in debito d’ossigeno ed è comunque da rivedere quando avrà assimilato meglio i movimenti della squadra. Buona la prova di Prcic, che ha lasciato intravvedere una visione di gioco che potrà tornare molto utile al Perugia. Bene anche Aguirre che con la palla può fare cose importanti: anche per lui, occorrerà tempo per inserirsi negli schemi del Grifo. Il Perugia, comunque, non è riuscito ad alzare i ritmi, nemmeno nei primi venti minuti della ripresa con la superiorità numerica. Meglio nel finale, quando Aguirre ha movimentato la scena con la sua prestanza fisica e Ardemagni ha cercato il guizzo decisivo. Però non è bastato e, anzi, lo Spezia ha rischiato nel finale addirittura di vincere, ma Rosati si è opposto a Migliore con bravura. Il punto aiuta comunque il Perugia ad accorciare su molte delle squadre che lo precedevano. In attesa che i nuovi finiscano il rodaggio e che, in prospettiva, gli infortunati di lungo corso recuperino, ogni passo serve, se avvicina alla meta.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia