Augusto Luciani(UNWEB) Il picco che sta facendo registrare l’influenza in questi giorni non è l’unico problema cui il cittadino, anche in Umbria, ha dovuto far fronte. Perché se da una parte lo stato di salute ha ovviamente la priorità su qualsiasi altro aspetto, anche i meccanismi di corretta erogazione del farmaco, specialmente in un mondo sempre più digitale, rivestono un ruolo di fondamentale importanza nel circuito globale di tutela della salute.

Nella fattispecie, il recente blackout del sistema TS (Tessera Sanitaria) e più generalmente del sistema Sogei/MEF, ha creato in tutta Italia non pochi problemi alle strutture dei medici, alle farmacie e, di conseguenza, al cittadino. Perché di fatto si è verificato un intoppo vero e proprio nella possibilità di spedire ricette elettroniche e certificati di malattia telematici. Ma a venire incontro per poter ovviare alla disfunzione, si è rivelata di estrema importanza l’esistenza del promemoria versione cartacea della ricetta elettronica, che il cittadino in Umbria presenta ancora al farmacista; un elemento che spesso passa inosservato agli occhi di tutti e che riporta tutti i dati dell’utente e del farmaco necessari all’erogazione, consentendo così al farmacista di superare l’ostacolo e di avere a disposizione l’occorrente per proseguire nella basilare attività di dispensazione della cura. “Si tratta di un aspetto che in un particolare momento di difficoltà tecnica e del sistema TS, non dovuta certamente all’attività del professionista della salute quale è il farmacista, consente al cittadino di poter avere a disposizione il necessario per fronteggiare specialmente in questi giorni l’epidemia influenzale”, commenta Augusto Luciani, presidente di Federfarma Umbria. “Il farmacista infatti andando incontro alle esigenze dell'utente, ha avuto il modo grazie al promemoria di superare questo problema”.


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