2020 FotoEquipeMicrochirMano da sx AntAzzarà LorBocchino LuBraghiroli(UNWEB) Terni,  – E' stato già dimesso un perugino di 34 anni che, mentre eseguiva in casa dei lavori di falegnameria con una sega circolare, sabato 28 marzo si era amputato in maniera pressoché totale il pollice della mano destra e aveva subito gravi lesioni delle strutture tendinee e nervose della mano sinistra.

L'uomo, dopo le prime cure presso l'ospedale di Perugia, era stato trasferito all'ospedale di Terni dove l'equipe di Chirurgia della mano e microchirurgia diretta dal dott. Antonio Azzarà, nella notte stessa, lo aveva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico in urgenza durato cinque ore e mezzo. In sala operatoria il dottor Lorenzo Bocchino che, con la collaborazione del personale infermieristico e dei tecnici di radiologia, ha eseguito il reimpianto del pollice della mano destra e la sutura dei tendini e dei nervi della mano sinistra.

"A 48 ore dall'intervento la parte reimpiantata era già vitale in buone condizioni di circolo – spiega il dottor Azzarà – ma naturalmente per valutare il decorso post-operatorio e la perfusione del segmento reimpiantato, il paziente è rimasto ricoverato per altri cinque-sei giorni prima della dimissione".

L'ospedale di Terni, seppure questa prima fase dell'emergenza abbia inevitabilmente imposto una riduzione delle attività specialistiche, continua quindi a svolgere la sua missione e a garantire cure urgenti con massima qualità e sicurezza, grazie a protocolli e percorsi dedicati che consentono di operare e curare qualsiasi paziente, compresi quelli Covid.


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