Todi(UNWEB) Todi. L’Amministrazione comunale si è posta il problema di come affrontare i giorni di festa, legati alla ricorrenza pasquale. Giorni nei quali, tradizionalmente, il territorio di Todi si popola di tanta gente che viene a passare qualche ora (o qualche giorno) nella quiete della città più vivibile del mondo.
Tanti tuderti che, vivendo fuori, tornano a casa, tantissimi che hanno una seconda casa nel nostro splendido territorio e moltissimi altri che, da turisti, ci raggiungono.


Quest'anno, purtroppo, dovremo rinunciare ai turisti, ma abbiamo sentito forte il dovere di proteggere la nostra città dagli arrivi di soggetti da fuori comune, che già di per sé sarebbero vietati.
Da quindici giorni, a Todi, non registriamo casi di nuovi contagi ed abbiamo chiara la situazione che stiamo vivendo: oggi a Todi il Coronavirus non c'è.
Proprio per questo motivo dobbiamo evitare che possa rientrare.
In tal senso, abbiamo organizzato, insieme a tutte le forze di polizia, una serie di pressanti controlli, al fine di evitare che nel fine settimana e il lunedì dell'Angelo circolino persone non autorizzate.
In questa logica, il Sindaco ha emesso un’Ordinanza con la quale si vieta a tutti gli esercizi commerciali, nessuno escluso, di restare aperti nelle prossime giornate di festa. Fanno eccezione esclusivamente le attività che garantiscono consegne di cibo preparato a domicilio.
Questo servirà a rendere più sicura la città, a facilitare il lavoro delle forze dell'ordine ed a garantire una Pasqua ancora più serena a tutti i tuderti.
Peraltro, poco dopo l’emissione di questa ordinanza sindacale, la Presidente della Regione dell'Umbria ha emanato un’Ordinanza di contenuto pressoché identico, confermando le scelte della Amministrazione del Comune di Todi


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