giulia acqua Nei primi mesi del 2020 le donatrici periodiche hanno superato quota 200, più di un terzo sul totale dei soci.

(UNWEB) MAGIONE  Gli ottimi risultati di Avis Magione sono sempre più colorati di Rosa, grazie all'indispensabile contributo dato alle donazioni di sangue e plasma dall'universo femminile. Nei primi mesi del 2020 le donatrici periodiche hanno superato quota 200, più di un terzo sul totale dei soci. Tante le giovanissime, su tutte Arianna Berettoni, prima classe 2002 nella storia della sezione, che ha fatto la sua prima donazione il 29 gennaio, appena due settimane dopo il 18mo compleanno.
Sono già dieci invece le donazioni di Giulia Contini, da gennaio 2018 anche parte attiva all'interno del Consiglio direttivo, in cui ha portato tante idee e spunti nuovi, orientati al coinvolgimento e sviluppo dell'immagine sui social ed al rapporto con i Rioni, in particolare Casenuove, di cui fa parte.
"Siamo una squadra equilibrata – spiega la stessa Giulia Contini –, piena di idee e di persone che oggi posso definire amici: una ricetta vincente, che ha portato Avis Magione a crescere sempre di più come Associazione a livello territoriale, non solo numericamente. La fase storica che tutto il mondo sta vivendo fa parte sicuramente di un momento di profonda trasformazione, che ci porterà a rivedere i nostri stili di vita, almeno per un po' di mesi; questa situazione ci sta però facendo capire che è fondamentale credere nelle cose semplici, nei contatti personali a cui teniamo e nel donare. Donare un po' di se stessi, e nello specifico una sacca di sangue o di plasma, può davvero fare la differenza. Noi, insieme, crediamo in quello che facciamo".

Altra giovane attivissima nella promozione è Giada Milanesi, nelle cui vene scorre il sangue del fondatore di Avis Magione Giuseppe Riganelli, del quale è la nipote: "Era il 10 dicembre 2016 – racconta – quando un caro amico mi ha accompagnato per la prima volta a donare sangue; è stata una grande emozione, sia per la consapevolezza del gesto che stavo andando a fare, che per la possibilità di seguire le orme di mio nonno. Da quel momento ho sempre cercato di programmare ogni sei mesi le mie donazioni, per distribuirle al meglio durante l'anno; ad aprile inoltre ho fatto la mia prima plasmaferesi (settima donazione complessiva), altra esperienza molto significativa. Sono orgogliosa di poter fare questo piccolo grande gesto, mi sto impegnando e cercherò a lungo in futuro di continuare a promuovere questo messaggio nel nome di Avis Magione".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Elisa Serra, donatrice attiva dal 2014 ed il cui unico rimpianto è quello di aver aspettato troppo per intraprendere questo percorso, iniziato dopo i 30 anni; con 11 donazioni di sangue intero e 4 plasmaferesi già all'attivo, sta però recuperando con gli interessi il tempo perduto. L'orgoglio e la consapevolezza del proprio gesto l'hanno inoltre spinta nel tempo sempre più spesso a festeggiare date importanti della propria vita, su tutte il compleanno proprio e quello dei figli, donando al Centro Trasfusionale: "Per anni ho desiderato poter donare il sangue, sono 0-, ma la paura degli aghi mi ha sempre frenata, fino a quando un giorno ho visto su Facebook che una mia amica aveva risposto all'invito a partecipare ad una donazione di gruppo Avis Magione, ed ho così pensato che fosse il momento buono per andare. Da quel giorno non ho più smesso, cercando di essere quanto più costante possibile. Sento che sia un dovere un po' di tutti conoscere l'importanza di andare a donare sangue e plasma, tanto che ne parlo spesso in classe con i miei studenti. Seppur il più delle volte ancora molto piccoli, non smetto mai di raccontare quanto ci si senta bene poter essere d'aiuto agli altri con un piccolo gesto. Anche con l'esempio si può insegnare molto".


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