BassettiMessaggio(ASI)"Esprimo gratitudine al Santo Padre per il dono della Lettera Enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale. In questo tempo inedito a causa della pandemia, l’insegnamento di papa Francesco continua a tracciare una strada ben precisa e percorribile da tutti gli uomini di buona volontà.

La nuova Enciclica s’inserisce, infatti, nel solco di una riflessione già enunciata fin dall’inizio del Pontificato e progressivamente declinata in gesti e parole in questi anni. Si percepiscono chiaramente i due polmoni che vogliono dare un respiro importante e diverso alla Chiesa. Da una parte, l’annuncio di Dio Amore e Misericordia e, dall’altra, perché non resti verità astratta, la necessità del “prendersi cura” - custodire - non solo gli uni degli altri, ma di Dio, del creato e di se stessi. Il Santo Padre indica un percorso: che la Verità cammini di pari passo con la Giustizia e la Misericordia. Recita il Salmo: “Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno” (Sal 85,11).
Come è caratteristica del suo magistero, che cerca di leggere e interpretare i segni dei tempi, papa Francesco propone un metodo: ascolto e dialogo. Con tutti! Ma prima di tutto: la realtà e i contesti. “La realtà è più importante dell’idea” (cfr Evangelii Gaudium, nn. 231-233). Significa accorciare le distanze e non erigere muri. La ricerca e la costruzione del “noi” come antidoto alle derive egocentriche. Da qui l’invito alla gentilezza e il richiamo a una nuova cultura dell’incontro, dove tutti sono invitati a collaborare.
È l’insegnamento del Concilio Vaticano II che si apre a una riflessione matura.
Quella del Santo Padre è una proposta stimolante e impegnativa. Nei prossimi mesi l’Episcopato italiano rifletterà sulla realtà che abitiamo per accompagnare l’annuncio. Si legge nell’Enciclica: “La Chiesa […] con la potenza del Risorto, vuole partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia
posto per ogni scartato delle nostre società, dove risplendano la giustizia e la pace” (n. 278). Un orizzonte che apre il cammino!" Così la nota di Gualtiero Cardinale Bassetti,  Arcivescovo di Perugia - Città della Pieve e Presidente della CEI.

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