dottore(UNWEB) "La presa in carico del paziente in Sanità. Un vantaggio per il paziente e per il Sistema Sanitario Regionale". Questo il tema di un convegno, promosso da Lucio Patoia, direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna dell'Ospedale "San Giovanni Battista" di Foligno, che si svolgerà a Perugia nella sede dell'Ordine dei Medici venerdì prossimo, 24 novembre, alle 8.30. L'iniziativa vedrà riuniti professionisti del settore sanitario e rappresentanti della politica e dell'amministrazione regionale - saranno presenti, tra gli altri, l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto e il direttore regionale Salute e Welfare Massimo D'Angelo - che si confronteranno su temi strategici quali i percorsi di presa in carico e assistenza dei pazienti attraverso criteri scientificamente provati di appropriatezza ed efficacia che, dal punto di vista organizzativo, prevedono l'applicazione di procedure efficienti che garantiscano a tutti equità di accesso nella prenotazione e nella erogazione delle cure.

 

Patoia"La presa in carico del paziente in medicina - spiega il coordinatore scientifico del convegno dr. Patoia (nella foto) - consiste nel pianificare il percorso clinico da parte di un unico medico o struttura definendo il tipo e la sequenza delle prestazioni necessarie al paziente secondo criteri scientificamente provati di efficacia ed appropriatezza e di organizzare la prenotazione e l'accesso alle prestazioni. La presa in carico del paziente può essere effettuata per prestazioni di prevenzione, diagnosi, terapia incluse le terapie palliative e di supporto, follow-up, riabilitazione. Da tale definizione è evidente come ne derivino alcune conseguenze cliniche ed organizzative che saranno al centro di questo importante appuntamento".

Un focus sarà dedicato alla presa in carico dei pazienti con disabilità, aspetto più volte affrontato dai sanitari dell'Azienda Usl Umbria 2 negli ospedali e nei territori grazie all'attenzione della direzione strategica e all'impegno e alla sensibilità dei professionisti.

"I vantaggi ed i problemi di realizzazione della presa in carico dei pazienti - spiega il direttore della Medicina Interna dell'Ospedale di Foligno - sono ancora più cogenti nel caso delle persone portatrici di disabilità, le cui necessità peculiari richiedono che sia uno specialista unico a gestire i casi clinici, attraverso percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) realizzati 'ad hoc' nei vari ospedali. Alla base della realizzazione concreta ed efficiente della presa in carico è comunque necessario - conclude il dr. Lucio Patoia - che siano attivamente coinvolti, nelle scelte di tipo organizzativo e gestionale, i medici ospedalieri e gli specialisti ambulatoriali di varia specializzazione, i medici di medicina generale, i medici e gli esperti di organizzazione sanitaria, ma anche gli operatori informatici ed ogni altra figura tecnica partecipe nella organizzazione delle cure".

 

 

 

Relatori e programma dei lavori


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