(UNWEB) Perugia. «Il nostro pastore Gualtiero mancava dal Carcere di Capanne dal pranzo di Natale del 2019, da lui offerto alle detenute attraverso gli operatori della Caritas diocesana; un tempo lunghissimo di assenza per lui che era abituato, prima della pandemia, a recarsi spesso in questo luogo dove è più tangibile la sofferenza umana. Sin dal suo arrivo a Perugia, il nostro pastore ha instaurato un profondo legame con il mondo del Carcere anche con segni concreti di vicinanza, ad iniziare dall’incoraggiare la presenza di più volontari e favorire nuovi progetti volti al reinserimento sociale di chi è al termine della detenzione». A raccontarlo è suor Carla Casadei (Sfp), della congregazione delle Francescane dei poveri, coordinatrice dei volontari dell’Associazione perugina di volontariato - istituita dalla Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve -; associazione che attualmente vede impegnati nel mondo del volontariato carcerario una quindicina di soci.