Riflessioni e suggerimenti dal procuratore capo della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, e dagli onorevoli Maurizio Gasparri e Gianpiero Bocci
(UNWEB) Roma. “Nuove dipendenze: ludopatie e droghe”. Questo l'argomento trattato da medici, politici, docenti universitari e magistrati, ieri, durante il convegno che si è tenuto alla sala Zuccari di Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica a Roma, organizzato e voluto dalla Comunità Incontro Onlus, inserito nelle campagna di promozione “Insieme per la vita contro la droga”. Una giornata intensa di spunti costruttivi e riflessioni arrivati, anche dal procuratore capo della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e del sottosegretario al Ministero dell'interno, Gianpiero Bocci. Ad aprire i lavori Giampaolo Nicolasi, responsabile della Comunità Incontro Onlus. Dopo aver ricordato Don Pierino è entrato nel vivo del tema del convegno. “E’ diventata quasi una moda tra i giovani – spiega – quella di uscire il fine settimana per sballarsi. In che modo? Fumando uno spinello o sniffando o bevendo. Un atteggiamento sbagliato che non porta da nessuna parte, ma che fa riflettere. Viene in mente immediatamente la ragazzina di 16 anni morta a Genova per una dose di metanfetamina oppure i sette morti, in tre mesi, per overdose a Mestre. Sono proprio questi tragici fatti di cronaca, registrati negli ultimi mesi, che devono spingerci ancora di più a lottare per aiutare i ragazzi che finiscono nella rete della droga. Importantissimo in questi casi la collaborazione tra pubblico e privato. E' proprio su questo che ci stiamo impegnando a fondo e dobbiamo continuarlo a fare. Altro argomento, che ci sta molto a cuore, è quello che non godiamo di finanziamenti pubblici e la legge sanitaria vigente consente di farci operare di appendicite ovunque sul territorio nazionale, ma non a un padre di portare un figlio tossicodipendente in una struttura di sua fiducia accreditata e convenzionata con il servizio sanitario nazionale. Questo aspetto andrebbe rivisto e in qualche modo modificato per stendere una mano a chi ne ha bisogno. Noi ci batteremo come abbiamo fatto fino ad ora per dire no alla droga. Anche la prevenzione gioca un ruolo importante. Proprio su questo argomento abbiamo avviato dei progetti e collaborazioni con le scuole”.
La giornalista Paola Severini Melograni, moderatrice del convegno, prima di dare la parola allo psichiatra e psicoterapeuta Alessandro Meluzzi si è soffermata sul difficile rapporto tra pubblico e privato esistente in alcune città italiane e su come nel corso degli anni è cambiata la tossicodipendenza. Proprio di vecchie e nuove dipendenze il tema trattato da Meluzzi. Lo psichiatra, prima di affrontare il tema delle droghe e di come, nel corso degli anni, abbiano cambiato significato, ha fatto un'analisi della società definendola caotica e di come sono cresciuti i disagi delle persone. Si è anche soffermato su temi forti quali empatia ed emozioni.
Più diretto l'intervento del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che ha puntualizzato e ribadito il concetto di come i tentativi di legalizzare le droghe siano falliti. “Il Senato – sottolinea - non l’avrebbe mai approvata la legge sulla legalizzazione. La cultura dello sballo alimenta e va a colpire i più deboli. Dobbiamo essere severi, ma allo stesso tempo interrogarci sulle violenze o sulle morti di overdose come è accaduto a Mestre”. L'onorevole durante il suo intervento ha ricordato due grandi figure carismatiche che hanno lottato contro le tossicodipendenze Don Pierino per la Comunità Incontro Onlus e Vincenzo Muccioli per la comunità di San Patrignano. Due grandi uomini che hanno strappato alla droga un centinaio di migliaia di giovani.
Anche il sottosegretario al Ministero dell'interno, Gianpiero Bocci, si è soffermato su come affrontare le emergenze sociali ed ha evidenziato, come in alcuni casi, sia difficile la collaborazione tra pubblico o privato.
Del rapporto tra Serd e comunità ne ha parlato Mara Gilioni, responsabile del SerD Terni Usl Umbria 2. “Il mondo delle dipendenze – spiega - cambia velocemente e anche noi dobbiamo adeguarci e cambiare. Ci sono ragazzi che già a 13 e 14 anni usano cannabis. Questo crea grossi danni alla salute e non solo. Importantissima in questi casi la collaborazione tra famiglia, scuola e strutture”.
Lo psichiatra e docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Federico Tonioni, ha affrontato il tema delle nuove dipendenze o nuovi adolescenti. In particolare ha tenuto a sottolineare che tutte le dipendenze patologiche nascono da ansie profonde.
Del tema del bullismo e cyberbullismo ne ha parlato Flaminia Alimonti anche lei docente all'università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Secondo la psichiatra il cyberbullismo è una violenza psicologica più profonda della violenza fisica.
Quella del convegno è stata anche l'occasione per presentare l'equipe multidisciplinare della Comunità Incontro Onlus Molino Silla di Amelia a farlo è stata la dottoressa Tania Fontanella, responsabile area psicologi e area educativa. La Fontanella ha ricordato le tre attività della Comunità: INclasse, INstrada e INascolto. Il primo prevede incontri nelle scuole al fine di sensibilizzare i giovani sui rischi e le conseguenze causate dall'uso di droghe. INstrada, prevede un approccio diretto andando ad intercettare ed agganciare direttamente persone che usano ed abusano di sostanze ed alcol. INascolto è un punto di ascolto sito all'interno della casa madre della Comunità ad Amelia con lo scopo di ascoltare, supportare e sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà.
Un convegno assai articolato e con molti spunti su cui riflettere come quello del procuratore capo della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, che nel suo intervento, dopo aver ricordato al pubblico presente in sala, l'articolo 27 e 32 della Costituzione, ha condiviso un suo pensiero, per quanto riguarda i reati connessi allo spaccio o in generale e alle tossicodipendenze, quello che si possa arrivare ad avere una sanzione alternativa terapeutica senza attendere i tre gradi di giudizio. Questo potrebbe semplificare e snellire la macchina delle giustizia. Immediata la risposta dell'onorevole Gasparri che ha invitato Liguori a preparare un documento inerente all'argomento trattato durante il convegno per vedere di studiare come poter trattare la proposta del procuratore.
A chiudere gli interventi del convegno il dottore Daniele Sandri Boriani del Serd Roma 2 che si è soffermato sull'importanza della riabilitazione del tossicodipendente e della grande collaborazione con la Comunità Incontro Onlus.
Le conclusioni sono state affidate a don Silvio Baccaro e don Ezio Miceli che hanno ricordato la figura di don Pierino. Quest'ultimo ha ricordato quando il 13 febbraio del 1963 Don Pierino incontrò a Roma Alfredo, un tossicodipendente. Alla sua richiesta di aiuto Don Pierino non esitò a rispondere decidendo non solo di accogliere Alfredo nella sua casa, ma anche di impegnarsi per aiutare le vittime di droga, alcool e altre dipendenze.