Taglio natro Mons. Boccardo: «La lunga storia educativa delle Maestre Pie può e deve andare avanti. Per questo ci impegniamo. Per ora con la scuola materna, in futuro ragioneremo sulle elementari»

(UMWEB) Spoleto. Mercoledì 12 settembre per molti studenti è suonata la campanella d’inizio anno scolastico; ciò anche per la scuola paritaria, dell’infanzia e primaria, delle Mestre Pie Filippini di Spoleto. Per questo storico istituto aperto nel 1823 per volontà di papa Leone XII, lo spoletino Annibale della Genga che voleva sanare la piaga dell’analfabetismo nella sua città natale, sarà un anno scolastico particolare.

Più volte la provinciale d’Italia delle Maestre Pie Filippini, suor Virginia Iamele, ha manifestato all’arcivescovo Renato Boccardo la possibilità di chiudere la scuola per carenza di religiose: le suore, infatti, negli ultimi sei-sette anni sono passate da dieci a quattro. Attualmente la comunità è composta dalla superiora suor Maria Lilia Mari, da suor Arcangelina Petilli, da suor Lucia Mattatellli e da suor Anna Macchia, tutte ultrasettantenni e solo le prime due ancora impegnate nell’insegnamento. Dai frequenti colloqui tra mons. Boccardo e la Provinciale è emersa la volontà dell’Archidiocesi di non perdere la più antica scuola cattolica della Chiesa di Spoleto-Norcia. Così è maturata l’ipotesi di un coinvolgimento della cooperativa il “Nido d’ape” che gestisce l’asilo nido e la scuola materna di Morgnano, nata proprio in ambito diocesano nel 2001. Sono state avviate le trattative tra la Diocesi, rappresentata dalla dott.ssa Maria Antonella Proietti direttore dell’ufficio amministrativo, e le Maestre Pie Filippini, rappresentate dall’economa provinciale suor Ascenza Giancaterina. L’accordo per la gestione della scuola materna da parte della cooperativa il “Nido d’ape” è stato raggiunto a fine luglio. La scuola elementare, invece, sarà ancora gestita dalle Maestre Pie Filippini.

In un mese, agosto, sono stati fatti lavori di miglioramento del reparto materna, al fine di rendere gli ambienti più accoglienti: tinteggiatura pareti e porte, nuovi giochi, qualche nuovo mobile, recupero di materiale esistente e altro. Le maestre delle due sezioni sono Claudia Gabarrini e Maria Teresa Federiconi; le assistenti, Francesca Filipponi e Rebecca Bartoli. I bambini della materna sono oltre trenta. Il tema portante dell’anno scolastico sarà un progetto didattico sull’arte nelle sue varie declinazioni. Poi, c’è l’insegnamento della lingua inglese e di religione, attività di teatro, di musica e sportive. Naturalmente tutto è rapportato all’età dei piccoli. La mensa è interna, con cibo preparato giornalmente dalla stessa cuoca delle elementari.

Il giorno dell’avvio della scuola, mercoledì 12 settembre, tutti i bambini della materna con i rispettivi genitori sono sati accolti nell’atrio della scuola dall’Arcivescovo, dalla superiora suor Maria Lilia Mari e dalle maestre. Giunti all’ingresso della materna, mons. Boccardo e la Superiora hanno tagliato il nastro, gesto simbolico che segna l’avvio di questa nuova avventura educativa nata dalla volontà e, soprattutto, dalla passione del Presule e della Provinciale delle Maestre Pie Filippini.

«Le Maestre Pie come si sa - ha detto il Vescovo nel saluto iniziale - hanno dato la loro vita per tanti bambini di Spoleto. Ed ora, come succede a tutti, anche le suore invecchiano, fanno più fatica e hanno bisogno di una mano. E allora l’Archidiocesi ha voluto dare questa mano alle Maestre Pie affinché questo progetto educativo continui, con la sua visione del bambino e della famiglia: è un investimento prezioso. Siamo qui – ha proseguito il Presidente della Conferenza episcopale umbra - per riprendere il cammino con uno slancio rinnovato e con una progettualità, possiamo dire, più fresca. L’obiettivo è garantire un’educazione a questi piccoli, assicurando loro un presente e un futuro bello, avendo come alleati voi famiglie. Per questo pensiamo anche alla scuola elementare, ma intanto partiamo dalla materna. Abbiamo fiducia che le cose vadano bene, così da guardare avanti con speranza. Cosa mi sento di chiedere a voi genitori? L’aiuto e il sostegno: le cose funzioneranno solo se lavoriamo insieme; la scuola non si può sostituire alla famiglia ma può essere una mano forte: quindi dobbiamo essere sinergici per introdurre questi bambini nel cammino della vita. Per questo siamo convinti che la lunga storia educativa delle Maestre Pie Filippini a Spoleto possa e debba andare avanti. Per questo ci impegniamo. Voglio anche ringraziare, conclude l’Arcivescovo, le maestre della cooperativa “Nido d’ape” che hanno accettato di mettersi ancora in gioco. Tutti conosciamo l’asilo di Morgnano – che naturalmente prosegue la sua attività educativa con maestre qualificate - e sappiamo della stima e dell’apprezzamento di cui gode. Auguriamo lo stesso successo, e anche di più, che hanno avuto là. A tutti auguro buon anno scolastico, avremo sicuramente tante altre occasioni di stare insieme». Un lungo applauso ha accompagnato le parole dell’Arcivescovo e poi, finalmente, i bambini hanno fatto ingresso, felci, nelle “nuove” stanze della materna.


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