Sperandio: “Il volontariato un esercizio di coscienza che pone il rispetto degli altri al primo posto”
(UNWEB) – Trevi, - E’ Annita Rondoni il volontario dell’anno 2019 del Comune di Trevi.
Il riconoscimento le è stato attribuito per il prezioso contributo dato al Centro di riabilitazione intensiva di Trevi e per l’importante impegno nel volontariato svolto con l’Aism, che si occupa dei malati di sclerosi multipla di cui lei stessa è affetta.
Una menzione speciale è invece andata a Elena Sfecles per l’impegno profuso nella cura del decoro urbano e dei beni comuni. Infatti si occupa di alcuni gatti randagi abbellendo a proprie spese lo spazio della colonia felina.
Per la sezione speciale riservata alla scuola denominata “Dare una mano colora la vita” il premio è andato alla classe 5 A della scuola primaria di Trevi per aver declinato il concetto di volontariato con quello di solidarietà, per aver rappresentato attraverso una pregevole espressione artistica il grande valore dell’amore.
La cerimonia di premiazione della dodicesima edizione si è svolta questa mattina nella chiesa di San Francesco alla presenza del sindaco, Bernardino Sperandio, dell’assessora alle politiche sociali, Stefania Moccoli, della dirigente scolastica Simona Perugini e del consigliere del Cesvol di Perugia Sauro Bargelli.
Gli interventi sono stati coordinati dalla responsabile dei servizi sociali del Comune di Trevi, Federica Pierantozzi.
“Le persone che dedicano tempo al volontariato, che è esercizio di coscienza, pongono il rispetto degli altri al primo posto ed è essenziale per vivere in una società democratica – ha detto il sindaco -. Scambiarsi affetto e amore senza chiedere niente in cambio è quanto conta nel volontariato”.
L’assessora Moccoli rivolta ai ragazzi delle scuole presenti ha esortato a riflettere su amore, solidarietà e attenzione verso il prossimo. “Viviamo in una società difficile con famiglie in difficoltà – ha sottolineato – dalla scuola può arrivare un aiuto concreto facendo del volontariato un messaggio di speranza”.
Bargelli ha ringraziato l’amministrazione comunale per questo evento. “Tra i nostri obiettivi c’è quello di incentivare il volontariato tra le nuove generazioni – ha detto -. Il nostro mondo ha tanti bisogni. I volontari non possono sostituirsi alla sanità pubblica, ma possono essere un grande aiuto al malato e alle loro famiglie, inoltre sono di stimolo alla struttura pubblica per migliorare i servizi. Siamo in sostanza sentinelle nel territorio, soprattutto nei grandi Comuni dove spesso gli amministratori hanno dei bisogni un’idea molto approssimativa”.
“Questo è un premio che lancia un messaggio altamente positivo ai ragazzi – ha dichiarato Simona Perugini – perché così si abituano a rivolgere lo sguardo agli atri distogliendolo da se stessi. Si tratta di esperienze che servono a vivere l’empatia e a costruire con gli altri una società migliore. Auguro agli insegnanti di essere sempre per i loro alunni un esempio di servizio”.
Unanime è stato il ringraziamento al Centro riabilitativo di Trevi, per il quale era presente il responsabile, dottore Silvano Baratta, che con i volontari ha stabilito un rapporto di grandissima collaborazione e di cui Annita Rondoni è testimone e collaboratrice attraverso il suo volontariato.