(ASI) PERUGIA – Inizia a delinearsi, anche di contenuti e con una progettualità, il percorso che riporterà presto il Cinema Teatro Turreno al centro dell’offerta culturale della città di Perugia e dell’intera regione.
Dopo la firma del recente protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto di recupero e valorizzazione in chiave culturale del Turreno da parte di Regione Umbria, Comune di Perugia e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, si è tenuto, tra la Fondazione SergioPerLaMusica e l’assessore allo sviluppo economico e marketing territoriale del Comune di Perugia, Michele Fioroni, un incontro per illustrare nel dettaglio le linee guida concettuali del protocollo, suoi sviluppi e possibili scenari.
Dall’incontro è emersa subito piena sintonia e condivisione sull’impostazione del percorso presentato dall’assessore Fioroni che, con mandato da parte di Comune, Regione e Fondazione, ha voluto incontrare una delegazione della Fondazione, rappresentata dal presidente Virgilio Ambroglini e dall’amministratore Renzo Patumi come una realtà che ha contribuito a rimettere l’aspetto culturale al centro del dibattito sul futuro per il Turreno, denunciando “l’orrore” di una destinazione alternativa, e che si è subito candidata, all’indomani dell’annuncio del protocollo con conseguente bando pubblico per l’affidamento, da protagonista per una eventuale gestione dello spazio.
“C’è la massima disponibilità per stimolare il territorio a far rete – ha commentato l’assessore Fioroni – ed in questo senso sto incontrando anche altri soggetti per trovare una soluzione locale con più interlocutori che si possano mettere insieme, per creare pure una sorta di ‘modello Perugia’ anche grazie a questa operazione”.
Insomma, obiettivo è trovare un gestore, “non unico”, che possa portare al progetto i 2,5 milioni di euro mancanti e messi in conto per la necessaria ristrutturazione, dopo i 3,5 milioni di euro spesi dalla Fondazione Cassa di Risparmio per l’acquisto dell’immobile dal privato. I tempi ora stringono visto che la commissione tecnica e di indirizzo del progetto di riqualificazione dovrà costituirsi, come stabilito dal protocollo d’intesa, entro la fine di agosto.
La Fondazione, dopo aver valutato positivamente l’aspetto della cogestione tra diversi interlocutori locali, ha rimarcato il proprio desiderio, ovvero quello di riuscire a trasformare il Turreno nella tanto sognata “Casa della Musica” con sala concerti, fonoteca, sala di incisione, archivio di tutti i festival musicali umbri per restituire questo importante bene della città di Perugia all’uso pubblico e culturale più idoneo.
Alla Fondazione nata in memoria di Sergio Piazzoli, che al Turreno ha organizzato eventi rimasti nella storia musicale della città, piace l’idea di trasformare questa storica struttura che ha segnato la vita culturale della città, così come scritto nel protocollo d’intesa e sottolineato ancora da Fioroni, “in uno spazio polifunzionale innovativo di natura culturale per la musica, lo spettacolo, il cinema e il teatro e integrato con attività rivolte al turismo congressuale e alla convegnistica di alto livello, fortemente correlato con la vocazione artistica e culturale di Perugia e dell’Umbria”.
Il presidente Ambroglini, che ha ricordato come “il tutto va gestito con la massima attenzione, valutando esigenze di città e regione, per non vanificare un investimento di oltre 6 milioni di euro e perché l’esigenza è quella di un auditorium che possa ospitare da un minimo di 1.200 a un massimo di 2.000 persone”, ha avuto dall’assessore Fioroni rassicurazioni a riguardo.
“Per riempire un vuoto d’offerta, la condizione fondamentale è sicuramente quella di 1.200 posti ed ogni ragionamento sotto questa soglia è sbagliato”, ha affermato l’assessore, il quale ha poi evidenziato come la “criticità” sia quella degli spazi accessori “ora inesistenti”: “Oltre alla parte riservata agli spettacoli è necessario ci siano spazi, per il food e il beverage, che consentano di creare le condizioni di redditività ai futuri gestori”. “Per questo motivo – ha aggiunto Fioroni – non possiamo chiedere affitti ma favorire la fase di start up visto che una redditività di lungo periodo come questa è difficile”.
“In Umbria non esiste uno spazio così ed è quello che serve per rilanciare culturalmente la regione”, ha dichiarato Ambroglini, anche perché l’idea della Fondazione è quella di andare oltre un contributo a livello artistico. La “Casa della Musica” al Turreno dovrà essere, sempre secondo l’idea della Fondazione illustrata all’assessore Fioroni, una struttura permanente aperta tutto l’anno dove si possa realizzare un Centro musicale europeo per produzioni musicali capace anche di intercettare finanziamenti europei per poter realizzare produzioni importanti ed in esclusiva.
Ed anche su questo aspetto l’assessore Fioroni ha mostrato apprezzamento per il progetto.
Per info e contatti:
www.fondazionesergioperlamusica.it
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