annoacademico assisiConsegnato il premio “Titolo al merito di Giampiero Morettini”, seminarista di Perugia morto lo scorso anno a seguito di un intervento chirurgico

(ASI) Assisi. Si è tenuta lunedì 5 ottobre 2015, presso la Basilica inferiore di S. Francesco in Assisi, l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2015-2016 degli Istituti Teologico (ITA) e di Scienze Religiose (ISSRA) di Assisi con una solenne concelebrazione eucaristia presieduta da mons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, e concelebrata da mons. Nazareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, e dai sacerdoti docenti.

A seguire si è svolta, nell’aula romanica del Sacro Convento, la proclamazione del vincitore della Prima Edizione del “Titolo al merito Giampiero Morettini”. L’Istituto Teologico, facendo seguito alla richiesta degli studenti, con parere unanime del Collegio Docenti e del Consiglio di gestione, ha voluto in tale maniera onorare la memoria del seminarista di Perugia-Città della Pieve scomparso il 21 agosto 2014 per complicazioni sorte dopo un intervento chirurgico al cuore. Un’agonia durata quasi un mese, durante la quale Giampiero ha vissuto con grande coraggio e spirito cristiano una condizione di grande dolore fisico e sofferenza, tanto da lasciare una traccia profondissima negli stessi sanitari che lo ebbero in cura e che tentarono in tutti i modi di strapparlo alla morte. La vicenda umana e spirituale di questo giovane ha avuto una profonda eco nella Chiesa perugino-pievese e non solo, tanto che il cardinale Gualtiero Bassetti ha voluto che fosse raccolta in un volume che sarà dato alle stampe tra pochissimi mesi. Eco, va detto, che non accenna a diminuire, visto che nel nome di Giampiero stanno fiorendo le più differenti iniziative.

Giampiero ha frequentato i primi tre anni dell’Istituto Teologico di Assisi sostenendo con regolarità gli esami, diventando per molti compagni un esempio per la serietà con la quale viveva l’impegno formativo, lui che aveva lasciato gli studi dopo la terza media e non aveva avuto più nessun contatto, per venti anni, con il mondo della scuola. La sua abnegazione, il senso del dovere, la disciplina con la quale si è sottoposto agli studi, l’aver compreso lo studio come atto d’amore a Cristo e a coloro che avrebbe servito da prete, sono all’origine della volontà dell’Istituto Teologico di istituire un premio a lui dedicato, che diventasse anche un vero e proprio “luogo teologico” entro il quale ricercare e indagare il mistero di Dio.

Alla presenza dei genitori Mario e Caterina, del fratello Francesco e della cognata Laura e del piccolo Loris, di numerosissimi docenti e studenti, mons. Giulietti ha consegnato il premio, del valore di duemila euro a Daniele Giombini, dei Frati Minori Conventuali, iscritto al terzo anno. Il preside don Romano Piccinelli, a nome dell’Istituto, ha voluto accogliere e presentare la famiglia di Giampiero in un clima solenne e familiare al contempo”. La mamma Caterina, commossa ed emozionata dal lunghissimo applauso con il quale i presenti hanno voluto manifestare loro affetto e stima, ha ringraziato tutti per la loro vicinanza. A lei si è unita Laura: «Vi ringraziamo - ha detto la cognata di Giampiero - perché il vostro affetto rende più sopportabile il dolore per una morte che sta però portando frutti nella vita di tante persone, anche nella nostra».

Daniele Giombini ha sottolineato che il suo primo pensiero alla notizia della vincita del premio è stato il ricordo del momento in cui ricevette la notizia della morte del giovane seminarista. «Sono onorato – ha detto - ed anche investito di una nuova responsabilità a vivere lo studio come carità verso coloro che servirò da prete».

Alla consegna del Premio, ha fatto seguito la prolusione del prof. Giuseppe Lorizio, ordinario di Teologia fondamentale presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense.


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