S1390010E' il tema di un convegno che si è tenuto presso la residenza "Volumni" organizzato dalla Cooperativa Asad e che ha visto coinvolti diversi operatori del settore: medici, infermieri e assistenti sociali

(ASI) L'anziano e le sue fragilità al centro di un convegno organizzato dalla Cooperativa Asad in collaborazione con la residenza "Volumni" e la Scuola Umbra di amministrazione Pubblica, che si è tenuto nella mattinata di sabato 14 novembre presso la neo nata struttura di Balanzano. Un incontro aperto a tutti gli operatori del settore, medici, infermieri e assistenti sociali e valido per un punteggio di sei crediti per l'Educazione continua in Medicina Umbria. "La Cooperativa Asad - ci tiene a precisare la Presidente Liana Cicchi - è da sempre vicina al mondo degli anziani, attraverso degli investimenti che nel tempo sono stati fatti in strutture, personale qualificato e informazione. Questa giornata rappresenta un momento formativo per tutte le professionalità del settore e una sfida verso un futuro, dove l'obiettivo deve essere quello di migliorare la qualità di vita degli anziani, anche attraverso la prevenzione". Al convegno ha preso parte anche l'Assessore ai servizi sociali, alla famiglia, all'edilizia pubblica e alla pari opportunità del Comune di Perugia, Edi Cicchi. "E' una giornata di riflessione importante, perchè vede coinvolti tutti gli attori protagonisti. Momenti che servono ulteriormente a qualificare il lavoro e che concorrono al benessere dell'anziano, al fine di mantenersi in un contesto di vita non ospedalizzato. Con tutti i benefici che ne può trarre una pubblica amministrazione sul piano della riduzione dei costi sociali". Dopo la presentazione e i saluti delle autorità, la mattinata è entrata nel vivo attraverso le tematiche introdotte dalla Prof.ssa Patrizia Mecocci, Direttore Geriatria, Università degli studi Azienda Ospedaliera di Perugia. "Dobbiamo impedire che gli anziani diventino fragili, cercando di prevenire la fragilità. Quando invece ci troviamo di fronte a questo problema, è necessario creare quel sistema a rete, sociale e sanitario, che permetta di dare le risposte migliori, a seconda delle esigenze del momento". Il sistema di prevenzione passa necessariamente per il ruolo della medicina generale, come spiegato dal Dr. Tiziano Scarponi. "La figura del medico di famiglia rappresenta il fulcro di tutta la rete, perchè segue il paziente dell'età giovanile e spesso invecchia insieme ad lui e ha maggiori possibilità di individuare e prevenire lo sviluppo di certe patologie". Importanti contributi sul piano formativo e del dibattito sono stati forniti anche dal Dr. Giovanni Aisa, Geriatra dell'Azienda Ospedaliera di Perugia, "La fragilità nelle malattia cardiovascolari", dalla Dr.ssa Anna Laura Spinelli, Geriatra dell'Ospedale di Spoleto, "La fragilità cognitiva e la sua prevenzione", dalla Dr.ssa Carmelinda Ruggiero, Geriatra Università degli Studi, Azienda Ospedaliera Perugia, "Prevenzione della fragilità: ruolo dell'attività motoria" e da Chiara D'Amico, Consigliere dell'Ordine degli Assistenti Sociali Umbria, "Il ruolo del servizio sociale nella prevenzione della fragilità dell'anziano".

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