Il cardinale Gualtiero Bassetti: «E’ una bella testimonianza di fede... dimostra i vincoli di comunione e fraternità fra le nostre Chiese umbre»
(UNWEB) Dalle otto Diocesi dell’Umbria partiranno in autobus oltre seimila fedeli alle prime luci dell’alba di sabato 22 ottobre, accompagnati dai loro vescovi per recarsi a Roma in Pellegrinaggio ad Petri Sedem. Questo grande evento ecclesiale è promosso dalla Conferenza episcopale umbra (Ceu) in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia e per ringraziare papa Francesco delle sue visite alla terra dei santi Benedetto da Norcia e Francesco d’Assisi. Il pellegrinaggio degli umbri culminerà con l’udienza del Santo Padre in Piazza San Pietro e il passaggio della Porta Santa della Basilica vaticana. Nel pomeriggio i pellegrini parteciperanno alle celebrazioni eucaristiche presiedute dai loro vescovi in alcune chiese di Roma.
Il 22 ottobre è il giorno della memoria liturgica di san Giovanni Paolo II, il Papa della Divina Misericordia, che fu molto legato all’Umbria visitandola, nel corso del suo lungo pontificato, dodici volte e sei delle quali recandosi ad Assisi in momenti particolarmente difficili per le sorti della pace nel mondo. Nella città serafica san Giovanni Paolo II elevò al cielo il grido «mai più la guerra!» e da essa si diffuse in tutto il mondo quello “spirito di Assisi” che è fermento di riconciliazione e di giustizia tra i popoli.
Il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, dal martoriato Medio Oriente - dove si trova per il pellegrinaggio giubilare diocesano in Terra Santa (14-21 ottobre) -, esprime viva soddisfazione per la numerosa partecipazione di fedeli all’evento giubilare romano del 22 ottobre. «Nonostante che ci siano stati tantissimi eventi in quest’Anno Santo organizzati dalle Diocesi, come il nostro pellegrinaggio in Terra Santa di questi giorni – commenta il presidente della Ceu –, è una bella testimonianza di fede quella che vivremo tutti insieme sabato prossimo in Piazza San Pietro. Gli umbri, con questa loro presenza così significativa, vogliono anche esprimere al Santo Padre Francesco la loro riconoscenza per essere venuto in Umbria ben quattro volte dall’inizio del suo pontificato. Tanti umbri li ha già incontrati ed altri si spera che possa vederli il 22 mattina, anche perché hanno intenzione di farsi notare con l’Orchestra filarmonica di Spina e gli Sbandieratori di Gubbio».
«Significativa è anche la presenza di 115 giovani delle Opere segno delle nostre Caritas – annuncia il cardinale Bassetti –, tra i quali alcuni della Casa di accoglienza in Kosovo, attivata dalla Caritas umbra nell’autunno del 1999 all’indomani della fine del conflitto nei Balcani. Anche loro non vogliono mancare a questo importante evento di fede, che dimostra i vincoli di comunione e fraternità fra le nostre Chiese umbre. Non è una singola comunità diocesana che si muove in pellegrinaggio per incontrare il successore di Pietro e attraversare la Porta Santa più significativa di tutto il mondo a conclusione dell’Anno Santo, ma nel nostro caso è l’intera regione ad essere rappresentata. Ogni pellegrinaggio ad Petri Sedem ha lo scopo di rafforzare la fede nell’apostolicità della Chiesa e, al tempo stesso, di consolidare i vincoli di comunione con il successore di Pietro».