(UNWEB) “A poco più di 500 anni dalla morte di Raffaello, L’Umbria ha ospitato una straordinaria mostra che ripercorre con attenzione e dovizia di particolari le esperienze che il pittore visse a Città di Castello quando era appena diciassettenne.
Questa mostra ha acceso i riflettori proprio sul periodo tifernate mettendo in evidenza anche opere provenienti dall’estero di grande valore e interesse. L’esposizione si giova di un rinnovato percorso permanente realizzato grazie ai fondi POR FESR 2014-2020, diretti ad interventi di adeguamento funzionale per la fruizione post-Covid degli istituti culturali. Questo valorizzerà ancor di più Palazzo Vitelli alla Cannoniera, permettendo al visitatore di poter apprezzare sia le opere di Raffaello, sia la bellezza della sede che le ospita, un viaggio nel viaggio. Per tutto ciò ringrazio gli organizzatori e tutti i soggetti che hanno ideato e messo in scena una mostra che rimarrà negli annali degli eventi della nostra regione”. E’ quanto dichiarato dalla Presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Donatella Tesei, questa mattina al termine della visita alla mostra “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”, aperta al pubblico fino a domenica 9 gennaio. La Presidente accompagnata dall’Assessore alla Cultura e Turismo, Paola Agabiti, è stata accolta a nome del sindaco Luca Secondi, dal vicesindaco, Giuseppe Bernicchi, dagli assessori alla Cultura e Turismo, Michela Botteghi e Letizia Guerri, dall’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, e dalla Professoressa, Laura Teza, curatrice della mostra assieme alla professoressa, Marica Mercalli. Presenti anche il Presidente del Consiglio Comunale, Luciano Bacchetta, il sindaco di Citerna, Enea Paladino e i consiglieri regionali, Valerio Mancini e Manuela Puletti. “Abbiamo voluto celebrare anche in Umbria il quinto centenario dalla morte di Raffaello Sanzio con iniziative di grande prestigio, dato che l'illustre pittore di Urbino proprio nella nostra regione ha vissuto il suo periodo di formazione, e con esso le opere e i luoghi in cui ha operato. E fra questi spicca ovviamente Città di Castello”, ha dichiarato l’assessore regionale, Paola Agabiti. “Visitando oggi la mostra – ha concluso Agabiti - posso dire che il suo allestimento ha saputo cogliere in pieno l’obiettivo che ci eravamo posti, e cioè non solo quello di “mostrare” ed esaltare l’opera del giovane Raffaello, ma inserirla nel contesto umbro ed in particolar modo in quello del territorio di Città di Castello attraverso un percorso che racconta gli anni di Raffaello in città in cui diventa maestro autonomo”. Numeri senza dubbio confortanti hanno caratterizzato fino ad ora lo svolgimento della mostra, nonostante il periodo difficile degli ultimi mesi. Hanno infatti superato quota 4300, 4377 per la precisione gli accessi dall’inizio della mostra ad oggi, di cui 251 nella sola giornata di ieri giovedi 6 gennaio gennaio 2022. “Un numero importante a conferma della qualità della proposta espositiva, apprezzata dalle tante personalità che a titolo diverso hanno voluto conoscere da vicino un allestimento originale, ricco di imprestiti e valorizzato dalla cornice di Palazzo Vitelli”. “Anche in questo periodo di misure rafforzate contro l’epidemia che sembra rialzare la testa - hanno precisato il vicensindaco Giuseppe Bernicchi e gli assessori, Michela Botteghi, Letizia Guerri e Benedetta Calagreti – abbiamo continuato a promuovere in sicurezza la città, seguendo tutte le disposizioni in materia di contenimento della pandemia, attraverso i suoi beni culturali ed eccellenze artistiche.” Inoltre in questi ultimi giorni, alcuni artigiani della città, Bottega Orafa Bartoccioni, Ceramiche Noi, Tela Umbra, hanno tributato il loro omaggio alla mostra e a Raffaello con delle realizzazioni artigianali di grande effetto che sono state collocate nella Sala d’onore, dove la Bottega Tifernate di Stefano e Francesca Lazzari ha quasi ultimato la riproduzione dello Sposalizio, che rimarrà in Pinacoteca: “Su un’idea della curatrice prof. Laura Teza, stiamo mobilitando le eccellenze artigianali della città, per creare un filone di oggettistica ispirato all’arte, ai colori, allo stile di Raffaello che promuova l’illustre tradizione dell’arte applicata di Città di Castello e alimenti un circolo virtuoso dove il passato artistico e il presente dell’artigianato di pregio si alimentino a vicenda – hanno concluso gli assessori - alcuni soggetti sono già presenti ma stiamo lavorando perché altri si aggiungano a questo primo nucleo”. Grazie alla collaborazione tra l’assessorato alla Cultura e ai Servizi telematici ed informativi del comune, infine è possibile visitare virtualmente la mostra con un percorso on line, redatto da Francesca Mavilla e disponibile, sul sito turistico del comune di Città di Castello al link https://www.cittadicastelloturismo.it/guida-mostra-raffaello-giovane-a-citta-di-castello-e-il-suo-sguardo. E’ un modo per continuare a vivere le emozioni che la mostra ha suscitato e per continuare a diffondere la straordinaria parabola di Raffaello a Città di Castello, il luogo in cui divenne magister e dipinse alcuni dei suoi maggiori capolavori”. INFO MOSTRA: Fino al 9 gennaio 2022, Pinacoteca comunale, Città di Castello. Apertura al pubblico contingentata e su prenotazione. Orario di apertura: 10-13 / 15-18. Chiuso il lunedì, esclusi i festivi e prefestivi. 075.8554202 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.cittadicastelloturismo.it.
LA SCHEDA DELLA MOSTRA Negli spazi della Pinacoteca comunale, che ha da poco recuperato il suo ingresso monumentale originario, introdotto da un bel portale cinquecentesco, è possibile godere di un’esposizione dall’alto valore storico artistico, molto apprezzata dal pubblico fino a questo momento. Elemento di grande spessore della mostra, divenuto esposizione permanente, è l’allestimento che vede lo Stendardo della santissima Trinità di Raffaello e il Martirio di San Sebastiano di Signorelli ‘vis a vis’ nella stessa sala. Un accostamento che simboleggia l’incontro tra due grandi artisti che nella realtà non si sono mai conosciuti. Cuore della mostra è il Gonfalone a doppia faccia di Raffaello, unica sua opera mobile rimasta in Umbria, proveniente dalla Confraternita della Santissima Trinità di Città di Castello, ora conservato in Pinacoteca e prima sottoposto a uno straordinario restauro di reintegrazione estetica direttamente sorvegliato dall’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma. La mostra, curata da Marica Mercalli, già Soprintendente dell’Umbria e ora direttore generale per la sicurezza del Patrimonio culturale del Ministero della cultura, e Laura Teza, professoressa associata di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli studi di Perugia, è realizzata anche con il contributo del Gal Alta Umbria, PAL 2014 - 2020 ‘Umbria lasciati sorprendere’. In questo percorso espositivo, la Pinacoteca comunale ospita, per la prima volta insieme, tre frammenti del primo dipinto tifernate di Raffaello, la grande tavola de ‘L’Incoronazione di san Nicola da Tolentino’, danneggiata nel terremoto del 1789: l’Eterno e la Vergine, custoditi a Napoli (Museo Nazionale di Capodimonte), e la testa di Angelo, custodita nella Pinacoteca Tosio Martinengo a Brescia. Per la mostra è stata anche realizzata una ricostruzione virtuale dell’opera, che ne ripropone la fisionomia complessiva ed entrerà a far parte in maniera definitiva del percorso di visita della Pinacoteca. Tra le opere presenti anche la Madonna della Pace di San Severino Marche, che testimonia l’attenzione di Raffaello verso Signorelli durante la sua crescita artistica tra il 1502 e il 1503, e lo Sposalizio della Vergine (1504), ultima opera realizzata dall’artista in città in cui raggiunge traguardi di impressionante modernità. Proprio dello Sposalizio il maestro Stefano Lazzari della Bottega Artigiana Tifernate sta realizzando una riproduzione fedele, che rimarrà in Pinacoteca e che ha preso forma, durante la mostra, davanti agli occhi curiosi dei visitatori. Di grande fascino anche la sezione in cui sono esposte copie derivate dallo Sposalizio della Vergine oltre che l’unico disegno preparatorio finora noto (Oxford, Ashmolean Museum), con uno studio, sia sul fronte che sul retro, delle teste di fanciulle presenti nel corteo dello Sposalizio. INFO MOSTRA: Fino al 9 gennaio 2022, Pinacoteca comunale, Città di Castello. Apertura al pubblico contingentata e su prenotazione. Orario di apertura: 10-13 / 15-18. Chiuso il lunedì, esclusi i festivi e prefestivi. Info: 075.8554202 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.cittadicastelloturismo.it