(ASI) GUALDO TADINO (Perugia) - Dissacrante, onnivora, pretestuosa e conflittuale, è tutta l'opera dell'artista di origini partenopee Piergiuseppe Pesce, che vive e lavora da oltre trent'anni in Umbria, a Gualdo Tadino, sede elettiva della Cube-gallery ed anche del suo mondo creativo, in cui processi di grande produttività e accumulazione, danno origine a mostre che sono il frutto di una stratificazione esistenziale, fino ad essere puro caos e confusione, come una pellicola di un film che impazzita, srotola immagini a ritmo sfrenato. "Eppure" spiega Catia Monacelli, curatore e critico d'arte, "ciò che appare infine davanti ai nostri occhi è estremamente lucido, calcolato, tagliente, sottile, in una parola sola: geniale. Ho visto pochissimi artisti far emergere da tanta frenetica confusione, una così straordinaria sintesi".