PHOTO 2023 03 15 17 28 18Il primo aprile la mobilitazione nazionale "Fai la cosa buona"

(UNWEB) Dopo le scelte effettuate dal Governo sui bonus edili ed il codice degli appalti, gli edili di Uil e Cgil si mobilitano e scendono in piazza il prossimo 1 aprile in 5 grandi città italiane, per chiedere di 'fare la cosa buona' per il lavoro, l'ambiente e la sicurezza. Anche l'Umbria è coinvolta dalla mobilitazione e parteciperà alla manifestazione di Roma: "Siamo molto preoccupati per le ricadute che le scelte del governo Meloni rischiano di avere anche nella nostra regione - affermano in una nota Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil Umbria, e Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell'Umbria - Temiamo un netto peggioramento della qualità del lavoro, della sicurezza e della sostenibilità, mettendo a rischio almeno 1500 posti di lavoro".
In particolare, la Cgil e la Fillea considerano la modifica del decreto 11/2023 del 16 febbraio, che abolisce la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per chi usufruisce delle detrazioni previste dai bonus edilizi, una scelta suicida. "Non solo perché i bonus hanno generato un incremento del Pil e dell'occupazione, in Umbria stimato intorno a 1200 unità, ma perché rappresentano strumenti utili per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica, sicurezza antisismica, sostenibilità ambientale decisi dall'Onu e dall'Europa". L'abolizione del meccanismo del trasferimento del credito d'imposta taglia infatti fuori dal beneficio tutte quelle famiglie dal reddito medio-basso che non possono permettersi di anticipare la liquidità necessaria per le ristrutturazioni. Proprio quelle famiglie cioè che abitano spesso gli edifici più energivori e vetusti.
Altrettanto preoccupanti, secondo Masciarri e Paggio, sono le scelte che il governo sta portando avanti sul codice degli appalti, "scelte che sembrano prediligere la deregolamentazione alla tutela del lavoro e della sicurezza - affermano le sindacaliste - In particolare, è assolutamente necessario il ripristino del divieto di subappalto a cascata e vincoli stringenti sull'obbligo di applicare e rispettare i Ccnl edili a partire dagli appalti di lavori pubblici contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare e infiltrazioni criminali perché un'altra strada è possibile".


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