InfograficaAl palazzo del Monte Frumentario della città serafica seconda giornata della Conferenza mondiale promossa dalla Cattedra UNESCO dell'Università de La Plata – domani la chiusura dei lavori – Sisti (Camera di Commercio dell'Umbria): "Conta il Pil, ma ancora di più il Bil" – Vigliarolo: "Ripartire dai diritti umani e dall'esempio di San Francesco". Ottima partecipazione, tanti giovani.

 

(UNWEB) Ad Assisi, città simbolo dell'economia di San Francesco, presso il palazzo del monte frumentario prosegue la Conferenza mondiale "Towards the Foundation of a Universal Economy based on Human Rights", promossa dalla Cattedra UNESCO dell'Universidad Nacional de La Plata in collaborazione con la Regione Umbria, il Comune di Assisi, l'Università degli Studi di Perugia e con il sostegno della Camera di Commercio dell'Umbria.
Dopo l'apertura di ieri, la seconda giornata ha confermato il valore internazionale del confronto, che domani – sabato 18 ottobre – si chiuderà con la presentazione del Manifesto per un'economia universale dei diritti umani e la nascita del Comitato permanente che ne darà continuità.

Nel luogo che incarna l'idea di fraternità, si sono confrontati studiosi, magistrati, imprenditori e studenti provenienti da oltre venti Paesi per discutere di società, finanza, ambiente ed educazione, temi cardine di un'economia che mira a rimettere al centro la persona e la comunità.
Grande la partecipazione giovanile, che ha dato al dibattito un tono concreto e propositivo, segno di una generazione pronta a raccogliere l'eredità di un nuovo modello economico fondato su giustizia sociale, dignità del lavoro e rispetto del creato.


Sisti: "L'impresa è un fattore sociale, non solo economico"

Tra i momenti più seguiti l'intervento di Federico SistiSegretario Generale della Camera di Commercio dell'Umbria, nel panel Economy and Society: Innovations and Social Practices for Human Rights.
Sisti ha sottolineato come la visione dell'impresa sia già inscritta nella Costituzione italiana, che la riconosce quale strumento di progresso collettivo: "La concezione dell'impresa come fattore sociale, e non solo economico, è sancita nella nostra legislazione – ha spiegato – La ricchezza che un'impresa produce non è solo economica, ma anche sociale e culturale. Conta il Pil, ma ancora di più conta il Bil, il Benessere interno lordo".

Il Segretario Generale ha ricordato che l'Umbria rappresenta da tempo un laboratorio di impresa responsabile, con esempi che spaziano da Luisa Spagnoli al movimento cooperativo fino a esperienze contemporanee come Brunello Cucinelli, dove la cultura d'impresa si intreccia con il valore della persona.
"Come Camera di Commercio – ha aggiunto – promuoviamo la diffusione dei criteri Esg e delle società benefit, che offrono alle imprese la possibilità di restituire valore al territorio. È una speranza che da un pubblico così giovane possa partire un nuovo cammino che, ancora una volta da Assisi, scuota l'economia di questo tempo".

Sisti ha inoltre evidenziato che nell'Altotevere umbro le società benefit si sono costituite in una rete unitaria, "un fatto di rilievo che dimostra la concretezza di un modello fondato sulla collaborazione e sull'impatto positivo".


Vigliarolo: "Ripensare l'economia partendo dai diritti umani e dall'esempio francescano"

A coordinare i lavori è stato il prof. Francesco VigliaroloChairholder della Cattedra UNESCO in "Economic Systems and Human Rights" dell'Università de La Plata, ideatore e promotore della Conferenza.
"Siamo ad Assisi – ha dichiarato – per avviare un percorso verso un'economia universale basata sui diritti umani. È necessario ripensare la teoria economica che, ponendo al centro l'interesse individuale, ha indebolito la dimensione sociale e ambientale delle nostre comunità".

Il docente ha richiamato l'esempio di San Francesco, ricordando come la sua visione anticipasse una concezione economica fondata su fraternità, equità e sobrietà. "Ripartire dai diritti umani – ha spiegato – significa rimettere al centro l'uomo e l'ambiente, valori imprescindibili dell'economia francescana. Oggi il 95% dei valori finanziari è scollegato dai beni reali: serve invertire il segno di un sistema che rischia di diventare nemico della cittadinanza".


Giovani protagonisti e dialogo tra culture

La presenza dei giovani è stata tra gli elementi più forti della giornata. Studenti e dottorandi hanno partecipato attivamente ai laboratori pomeridiani dedicati all'educazione economica, alla finanza etica e all'economia circolare, portando testimonianze e proposte.
Molti relatori hanno sottolineato come la loro partecipazione non sia solo simbolica ma rappresenti il motore del cambiamento. "È da loro che può nascere un'economia capace di includere, innovare e custodire", è stato affermato durante i lavori.

Tra gli studiosi internazionali intervenuti oggi figurano Michael Humphrey (Australia)Srikanta Patniak (India)Wolfram Elsner (Germania)Antonio Rojas (Spagna)Gloria Ramirez (Messico)Jurema Tomelin (Brasile) e i magistrati Francesco Neri e Olga Tarzia, che hanno affrontato il tema dei diritti economici come parte integrante dei diritti umani. Da evidenziare anche la partecipazione della prof.ssa Chiara Biscarini, Unesco Chair "Water Resources Management and Culture" dell'Università per Stranieri di Perugia.


L'Umbria come modello concreto di sostenibilità

Nel corso dei lavori più voci hanno ricordato come l'Umbria rappresenti un modello territoriale di equilibrio tra sviluppo e coesione sociale, in linea con i principi di un'economia che valorizza il capitale umano e ambientale.
La Camera di Commercio dell'Umbria, tra i promotori dell'iniziativa, ha portato ad Assisi l'esperienza concreta di un sistema produttivo che coniuga competitività e responsabilità, dimostrando che sostenibilità e impresa possono camminare insieme.


Domani la chiusura della Conferenza

I lavori si concluderanno domani, sabato 18 ottobre, con la sessione plenaria finale e la lettura del Manifesto di Assisi per un'economia universale dei diritti umani.
Da questa tre giorni nasce un messaggio chiaro: un'economia che non mette al centro l'uomo non è più sostenibile. E da Assisi – città di Francesco e della fraternità – parte l'invito a costruire un modello globale fondato su dignità, giustizia e solidarietà.

Lintervento del Segretario Generale della Camera di Commercio dellUmbria Federico Sisti


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