bocchesporchePer ricordare che il cacao è più buono quando non calpesta i diritti dei lavoratori

(ASI) Durante lo scorso week-end, in occasione del festival bolognese “Terra Equa”, Altrocioccolato (la manifestazione umbra dedicata al commercio equo e solidale) ha lanciato la campagna “Bocche sporche, coscienze pulite”. Si tratta di un movimento positivo, che vuole “provocare” dicendo a tutti: 'sporcati la bocca e fatti una fotografia. Ma fallo con la testa!'
Perché Altrocioccolato, si sa, è schierato dalla parte dei produttori del sud del mondo, delle realtà socio-economiche che sviluppano progetti alternativi di produzione. Contro ogni logica delle multinazionali, delle quali denuncia soprattutto lo sfruttamento dei lavoratori, Altrocioccolato è dalla parte del cacao, sì, ma di quello Equo e Solidale, che non calpesta la dignità dei piccoli produttori e coltivatori. Di un cioccolato che sporca i visi ma tiene pulite le coscienze. Tante foto, dunque, con le bocche piene di crema spalmabile (no, non di Nutella) ma che sorridono, come a voler dire alle multinazionali che il cioccolato è più buono, se non calpesta nessuno.
L' iniziativa vuole raccogliere più foto e più facce possibili e si concluderà in concomitanza con la prossima edizione di Altrocioccolato, in scena dal 14 al 16 ottobre a Città di Castello (Pg). E per chiunque volesse partecipare, basta scattare un selfie e inviarlo all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..


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