(UMWEB) Perugia – La Regione Umbria è pronta a fare la sua parte per l'accoglienza degli sfollati in caso di interventi di emergenza che si rendessero necessari a causa di eruzioni del Vesuvio o della caldera dei Campi Flegrei. Va in questa direzione il protocollo d'intesa siglato nei giorni scorsi a Napoli con la Regione Campania e i Comuni dell'area a rischio vulcanico e che coinvolge diverse Regioni italiane per l'attuazione dei Piani della Protezione civile attraverso gemellaggi tra territorio.
Per l'Umbria, l'accordo prevede il gemellaggio con due città in "zona rossa": il Comune di San Gennaro Vesuviano, che conta circa 12mila abitanti, per quanto riguarda l'area del Vesuvio, e con il Comune di Bacoli, con oltre 26mila abitanti, per l'area dei Campi Flegrei, in questo caso insieme alla Regione Marche. Complessivamente, i piani di emergenza prevedono lo sgombero di oltre 1 milione e 100mila persone nell'area vesuviana e 700mila in quella dell'area flegrea che saranno ospitate, in base agli accordi stipulati, in Umbria e in altre regioni.
Alla cerimonia per la firma del protocollo d'intesa hanno partecipato per l'Umbria il direttore regionale Alfiero Moretti e il dirigente regionale Borislav Vujovic, competenti per l'ambito della Protezione civile. Presente, tra gli altri, il Capo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Angelo Borrelli, che ha sottolineato l'importanza dei gemellaggi che fanno fare un salto di qualità al Piano nazionale di emergenza, perfezionato in molti anni, e dell'organizzazione dell'accoglienza dei cittadini sfollati fuori dalla Campania, qualora non avessero possibilità di sistemazione altrove, anche autonoma. I prossimi passi vedranno la definizione delle modalità operative, la predisposizione dei sistemi informatici di supporto alle decisioni per le Autorità preposte, la realizzazione della piattaforma nazionale di allertamento IT-Alert che dal 2020 consentirà di informare più tempestivamente tutti i cittadini.
Il 19 ottobre prossimo è in programma un'esercitazione nazionale sul rischio vulcanico, la prima grande esercitazione per l'intera macchina dei soccorsi per gli abitanti dei Campi Flegrei, nell'ambito della Settimana nazionale della Protezione civile.