(UMWEB) - Norcia- “Bisognerà che insieme si alzi la voce nei confronti di questo Governo che da più di un anno ci riempie di parole e di promesse, ma di fatto la ricostruzione post sisma è bloccata”. È quanto affermato dal presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, oggi a Norcia dove, insieme al sindaco della città, Nicola Alemanno, all’assessore Giuseppina Perla, e al direttore generale della USL 2, Imolo Fiaschini, presenti anche i dirigenti della Regione Umbria, ha avuto diversi incontri nel corso dei quali si è parlato sia della realizzazione del Polo scolastico di Norcia, sia della possibilità di delocalizzare una struttura per anziani, “per poterli finalmente riportare nei loro territori”.
Il presidente Paparelli ha quindi “stigmatizzato” il comportamento delle forze politiche della maggioranza di Governo che “ė in grado di assumere in poco tempo 4 mila navigator, mentre non si riesce ad assumere appena 300 persone per far ripartire e velocizzare la ricostruzione”.
“Il famoso decreto ‘sblocca cantieri’ - ha aggiunto Paparelli -, che avrebbe dovuto contenere molte delle norme che avevamo proposto e sulle quali lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, aveva dato proprio a Norcia ampie rassicurazioni, purtroppo ha profondamente deluso le aspettative degli amministratori regionali e locali delle quattro regioni del centro Italia interessate alla ricostruzione, e quindi degli stessi cittadini”.
Paparelli ha quindi annunciato che presto incontrerà gli amministratori locali delle aree terremotate, le organizzazioni sindacali e le associazione di categoria “per lanciare una ampia e forte mobilitazione”, affinché il Governo assuma i provvedimenti annunciati e promessi, in grado di consentire la ripresa della ricostruzione e la sua velocizzazione e semplificazione.
Infine nel corso degli incontri odierni a Norcia il presidente Paparelli ha annunciato che “è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione l’avviso pubblico con il quale vengono concessi i contributi a tutte le imprese dell’area del sisma che già a partire da subito dopo i primi eventi sismici del 2016, abbiano effettuato investimenti per la ripresa delle attività produttive”.