“Non possono e non devono autoproclamarsi paladini del sociale in Umbria dove hanno fallito”
(UNWEB) – Perugia – “Le forze della coalizione del centro-sinistra, nel momento storico di maggior crisi identitaria della loro azione politica, non possono e non devono autoproclamarsi paladini delle politiche sociali nella nostra regione perché 50 mila famiglie umbre in povertà sono ancora in attesa di quelle risposte che le amministrazioni di sinistra negli ultimi 50 anni in Umbria non hanno saputo dare”. Ad affermarlo Paola Fioroni, la cui candidatura alle prossime regionali in Umbria nelle liste della Lega a sostegno di Donatella Tesei, è stata ufficializzata mercoledì scorso da Matteo Salvini dal palco del teatro comunale di Gubbio. Da 15 anni impegnata nell’associazionismo e nel volontariato, prima in Umbria e poi a livello nazionale, per Paola Fioroni “le politiche sociali non appartengono alla sinistra come qualcuno continua a farci credere”. “Hanno fallito in Umbria – continua Fioroni - perché hanno favorito l’assistenzialismo, promuovendo politiche sociali sproporzionate ed inefficaci creando una frattura insanabile con i cittadini di questa regione. Le vulnerabilità vanno indagate senza la lente deformante della sinistra: visione, buon senso, meritocrazia e semplificazione sono le chiavi per portare avanti progetti innovativi e sostenibili per valorizzare le straordinarie risorse di questa regione nell’ottica di un vero welfare di comunità. I lavoratori precari, gli anziani soli, i giovani delusi e senza futuro, i disabili senza autonomia, le famiglie vulnerabili non si sentono più rappresentati dalle forze di questa sinistra nella nostra regione, questo ci hanno detto chiaramente le elezioni dello scorso 27 maggio. I rappresentanti ed i membri dei partiti che hanno appoggiato la giunta uscente continuano nel solco di un ossimoro raffigurato nella proposta di politiche sociali di sinistra: un vero ossimoro, se infatti le politiche sociali devono rispondere ai bisogni dei cittadini tutti, senza distinzione tra destra e sinistra, non ha senso l’autoproclamazione che i politici della sinistra continuano a proporre”. “Ho sentito la necessità di continuare il mio percorso al servizio della comunità – conclude la candidata della Lega - per poter incidere nelle politiche sociali di questa regione. Per questo voglio riportare la mia esperienza sul territorio”.