Bori 9Il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, chiede chiarezza alla Regione sulle procedure relative al Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) e all’Accertamento sanitario obbligatorio (Aso) e annuncia la presentazione di una interrogazione.

(UNWEB) Perugia,  “La Regione non può fare orecchie da mercante di fronte alla mobilitazione dei soggetti preposti per lo svolgimento, in sicurezza, del Trattamento sanitario obbligatorio e l’Accertamento sanitario obbligatorio, dopo il via libera delle linee guida deliberate dalla Regione, in seguito all’accordo Stato – Regioni”. Così il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, che annuncia una interrogazione e spiega: “Sono passati quasi dieci giorni dal mio precedente appello e la Regione ha fatto finta di niente, ignorando l’appello degli operatori, che segnalano una procedura farraginosa e poco chiara”.

“L’obiettivo dell’atto della Regione – dice Bori – è quello di ‘migliorare l’appropriatezza e la concretezza dei processi relativi ai Tso e Aso e di ridurne la variabilità, garantendo trattamenti rispettosi della dignità personale. Il problema è che il Gruppo di lavoro attivato tra gli operatori si è solo insediato e altrettanto nebuloso è il tavolo attivato in Prefettura, dove sono state escluse componenti fondamentali come le polizie locali”.

“Con la mia interrogazione – conclude Bori – intendo fare luce sulla vicenda e conoscere la ratio che ha guidato le mosse della Regione. Chiediamo quindi che ci si attivi con un vero percorso di partecipazione e di confronto con tutte le figure professionali titolari della procedura di esecuzione dei Tso e Aso”.


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