Il consigliere Michele Bettarelli (Pd) critica l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, per aver “escluso i presidi dell’Alta Umbria dal ‘Tour degli ospedali’ che sta compiendo in questi giorni”. Per Bettarelli “sarebbe interessante a questo punto capire chi spieghi la geografia della sanità umbra all’assessore veneto e soprattutto quali sono le vere priorità in ambito sanitario”.
(UNWEB) Perugia, - “L’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, prosegue in questi giorni il suo tour della sanità umbra, scortato da qualche parlamentare leghista. Un percorso di conoscenza più che giusto se non fosse che nel farlo abbia completamente dimenticato (nella migliore delle ipotesi) o escluso (nella peggiore), l’intera Alta Umbria”. Lo sottolinea il consigliere Michele Bettarelli (Partito democratico) rilevando che “dopo le visite odierne alle strutture ospedaliere e sanitarie del Trasimeno, quelle annunciate ai presidi ospedalieri di Spoleto, Foligno e Trevi e quelle già effettuate agli ospedali di Orvieto, Terni, Narni-Amelia, Assisi e Perugia constatiamo con grande rammarico che la sanità dell’Alta Umbria, con il Covid hospital di Città di Castello, evidentemente non merita l’interesse di questa Giunta regionale”.
Il consigliere di opposizione aggiunge che “presidi ospedalieri come quello di Pantalla (ce lo hanno ricordato gli Amministratori della Media Valle del Tevere qualche giorno fa), nonostante siano stati e siano tuttora a disposizione del servizio sanitario regionale nella gestione dell’emergenza Coronavirus, non sono evidentemente meritevoli di attenzione da parte di questa Amministrazione. Sarebbe interessante a questo punto capire chi spieghi la geografia della sanità Umbra all’assessore veneto e soprattutto quali sono le vere priorità in ambito sanitario”.
“Mi chiedo - conclude Michele Bettarelli - che cosa ne pensi di tutto ciò il collega altotiberino Valerio Mancini, recordman di preferenze per la Lega solo 11 mesi fa, il cui territorio viene ignorato dalla presidente Tesei e dall’intera Giunta regionale che in 11 mesi si è palesata in Alta Umbria esclusivamente per incassare gli oltre 4milioni del lascito Mariani e per accendere l’albero di Natale a Gubbio”.