140516898 2914578632112489 5713043134493722989 nIllustrata in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, la proposta di legge di iniziativa del capogruppo M5S, Thomas De Luca, che prevede il sostegno alla filiera della canapa industriale. L’iniziativa mira a “sostenere, attraverso fondi statali ed europei, chi vuole sviluppare nuove imprese e dare slancio a nuovi progetti. Ma anche chi svolge attività di ricerca e sviluppo rispetto all'utilizzazione della canapa in ogni ambito possibile”.

 

(UNWEB) Perugia, Illustrata nella seduta odierna della Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, la proposta di legge di iniziativa del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca che prevede il “Sostegno alla filiera della canapa industriale”.

L’iniziativa legislativa, sulla quale hanno espresso attenzione e sostanziale condivisione lo stesso presidente Mancini e altri commissari, mira, come ha spiegato De Luca, a “sostenere, attraverso fondi statali ed europei, chi vuole sviluppare nuove imprese e dare slancio a nuovi progetti. Ma anche chi svolge attività di ricerca e sviluppo rispetto all'utilizzazione della canapa in ogni ambito possibile”. Il riferimento riguarda la produzione di bioplastiche e biopolimeri originati dalla canapa, utilizzazione nel settore della bioedilizia e della costruzione di edifici anti-sismici, settore della moda e delle fibre tessili naturali, bonifica dei siti contaminati attraverso la fitorimediazione e la fitodepurazione delle acque. “Si tratta di una legge – ha detto De Luca - che guarda alle aziende agricole, cooperative, consorzi, imprese, società e associazioni costituite tra imprenditori del settore agricolo, industriale, alimentare e ambientale, ed anche dipartimenti universitari, istituti scolastici ed associazioni di promozione sociale”.

La proposta di legge, sulla quale sono state programmate in Commissione audizioni con tutti i soggetti portatori di interesse e con imprenditori già impegnati nella coltura, si inserisce nel quadro delle politiche di multifunzionalità e sostenibilità delle produzioni agricole nel rispetto delle disposizioni europee e statali. Mira a promuovere la coltivazione, la trasformazione e la creazione di una filiera agricola che integri la ricerca con il ciclo industriale, riconoscendo i molteplici utilizzi e prodotti che possono discendere dalla canapa.

De Luca, nell’illustrazione dell’atto, si è soffermato sulla storia della coltivazione della canapa in Italia e, nel sottolineare come le sue radici affondino nella preistoria, ha spiegato che la diffusione della coltivazione della canapa in Umbria è stata in auge fino a tutta la prima metà del Novecento. “In Valnerina – ha ricordato - la pratica era diffusa tanto lungo le sponde del fiume Nera (Sant’Anatolia di Narco, Scheggino) quanto nelle aree di alta montagna (Gavelli, Monteleone di Spoleto, Castelluccio di Norcia). A Sant’Anatolia di Narco esiste il museo della canapa che attira turisti da ogni parte del Paese e non solo. L’assenza di un centro di trasformazione nel centro Italia – ha aggiunto De Luca - costituisce un ostacolo strutturale alla competitività dei produttori agricoli di canapa, impedendo la piena verticalizzazione dei prodotti e la nascita di una filiera locale. Perché i costi di trasporto per i centri del nord e del sud Italia rendono sconveniente la lavorazione del prodotto, in particolar modo nelle fibre tessili. Questa mancanza, però – ha detto - costituisce una grande opportunità per la nostra regione di diventare un fulcro centrale della filiera della canapa con la costruzione del primo centro di trasformazione del Centro Italia”.

De Luca ha anche rimarcato questo settore abbia avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni con la nascita di molte imprese. “Oggi la canapa – ha spiegato - offre ampie e riconosciute possibilità di sviluppo e utilizzo nel campo industriale, dalla fibra naturale per tessuti alla bioedilizia, dai prodotti alimentari ai medicinali, dalla produzione di cellulosa alla cosmesi, dalle bioplastiche fino alla fitorimediazione dei terreni contaminati. La canapa è particolarmente indicata per la bonifica dei terreni in cui sono presenti idrocarburi e metalli pesanti, in particolar modo Cromo e Nichel. A differenza di altre essenze vegetali, il cui unico uso postumo alla fitorimediazione è l’incenerimento delle biomasse o lo smaltimento in discarica, le fibre della canapa possono essere riutilizzate, costruendo una vera e propria filiera circolare”.

Il presidente Mancini, dopo aver manifestato la sua condivisione per l’iniziativa legislativa, ha dato mandato agli uffici legislativi di Palazzo Cesaroni di effettuare l’analisi tecnica e finanziaria dell’atto che tornerà, ad iniziare con le diverse audizioni, all’ordine del giorno della Commissione nelle prossime settimane”.


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