(UNWEB) “Accelerare nella pubblicazione dei bandi 2021 per i contributi all’acquisto della prima casa e stabilire i criteri che verranno adottati per ampliare la platea. Ciò per dare risposte certe e concrete a coloro che contano su questo importante contributo e a chi è rientrato nelle domande ammesse, ma non finanziabili”. Così Simona Meloni (Pd-vice presidente Assemblea legislativa), che ha annunciato la presentazione di un'interrogazione a riguardo.
“Il sostegno alle politiche abitative – sottolinea Meloni - è sempre stato un punto di forza della nostra regione, che si è negli anni dimostrata sensibile alle problematiche dell'alloggio per i cittadini per ciò che riguarda l'acquisto, l'assegnazione o l'affitto. La Regione Umbria ha messo in campo diversi strumenti per l'acquisto della prima casa: si va da alloggi acquistabili con contributo pubblico a contributi per l'acquisto sul libero mercato. Previsto anche un piano di vendita degli alloggi di edilizia sociale e un fondo di garanzia per l'accensione di mutui”.
“La crisi ha aggravato la situazione economica di tanti nuclei familiari e questa condizione ha avuto un forte impatto sul tema della casa. La pandemia – prosegue Meloni - ha determinato l’acuirsi delle difficoltà economiche. Per far fronte a questa situazione, la Giunta regionale, nel luglio 2020, ha approvato i criteri per l’emanazione del bando volto all'assegnazione di contributi a fondo perduto per l'acquisto della prima casa a favore di giovani coppie, nuclei familiari composti da una sola persona e monoparentali. I criteri scelti si sono rivelati in continuità con gli interventi già attuati nelle passate annualità, che avevano individuato proprio nelle giovani coppie, nei nuclei familiari composti da una sola persona e nelle famiglie monoparentali, le tipologie da cui era pervenuto il maggior numero di richieste di contributo per una autonoma sistemazione alloggiativa”.
“Il contributo a fondo perduto previsto nel bando, è stato calcolato in misura corrispondente al 30 per del costo dell’alloggio – ricorda Meloni -, fino ad un massimo di 30mila euro per le giovani coppie e le famiglie monoparentali (ovvero 40mila euro se l’alloggio è situato nel centro storico, ad eccezione delle frazioni) e 20mila euro per i single (ovvero 30mila se l’alloggio è situato nel centro storico, ad eccezione delle frazioni). I requisiti richiesti per accedere al suddetto bando sono stati: per le giovani coppie coniugate o conviventi ISEE 2020 ricompreso tra 4mila e 25mila euro il medesimo stato di famiglia anagrafico ed un’età inferiore ai 40 anni per entrambi ed il possesso di un reddito, alla data di pubblicazione del bando; per le famiglie monoparentali (vedovo/a, separato/a, celibe/nubile, divorziato/a) ovvero nuclei familiari composti anagraficamente ed esclusivamente da un solo genitore e da uno o più figli a carico richiesto ISEE 2020 ricompreso tra 4mila e 23mila euro; per i single (vedovo/a, separato/a, celibe/nubile, divorziato/a) ovvero i nuclei familiari composti anagraficamente esclusivamente da una persona, richiesto limite di età tra i 25 anni e i 35 anni e ISEE 2020 compreso tra 5mila e 23mila euro. Le risorse stanziate ammontano a 3,8 milioni divisi tra coppie coniugate o conviventi, nuclei familiari monoparentali e single”.
“Dalla graduatoria approvata, per i single, a fronte di 133 domande ammissibili, ne sono risultate finanziabili 24, pari al numero sufficiente ad esaurire il budget disponibile ammontante a 570mila euro. Per le famiglie monoparentali, a fronte delle 92 domande ammissibili, ne sono risultate finanziabili 19, pari al numero sufficiente ad esaurire il budget disponibile ammontante a 570mila euro. Per le giovani coppie a fronte delle 294 domande ammissibili, ne sono risultate finanziabili 86, pari al numero sufficiente ad esaurire il budget disponibile di 2 milioni 660mila euro. Quindi delle 519 arrivate, 390 domande risultano non finanziabili per l’esaurimento delle risorse. Numeri che testimoniano un fabbisogno crescente. Alla luce proprio di questo quadro – conclude Simona Meloni - serve un impegno serio, perché è fondamentale dare continuità alle politiche abitative portate avanti già negli anni scorsi dalla Regione ed impegnare nuove e sempre più importanti risorse al fine di rispondere alle richieste sempre più crescenti della comunità umbra”.