L’Assemblea legislativa dell’Umbria si riunirà a Palazzo Cesaroni (Perugia) martedì 27 luglio 2021, con inizio dei lavori alle ore 9,30. Prevista la discussione di: Assestamento di bilancio; Fusione per incorporazione di società regionali; Programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa; Richieste di referendum abrogativi.
L’ORDINE DEL GIORNO
Assestamento del bilancio di previsione finanziario dell'Assemblea legislativa per gli anni 2021-2022-2023. Relatore Daniele Nicchi (presidente Prima commissione).
Assestamento del bilancio di previsione della Regione Umbria 2021-2023. Relatore di maggioranza Daniele Nicchi (presidente Prima commissione), relatore di minoranza Donatella Porzi (vice presidente Prima commissione).
Disposizioni per la fusione per incorporazione di società regionali. Nuova denominazione della società incorporante: “Puntozero s.c.ar.l". Disegno di legge della Giunta. Relatore di maggioranza Daniele Nicchi (presidente Prima commissione), relatore di minoranza Donatella Porzi (vice presidente Prima commissione).
Linee guida per la programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa in Umbria per gli anni scolastici 2022/23 – 2023/24 – 2024/25. Relatore di maggioranza Eleonora Pace (presidente Terza commissione), relatore di minoranza Andrea Fora (Patto civico).
RICHIESTE DI REFERENDUM ABROGATIVO
Il presidente della Prima commissione, Daniele Nicchi, illustrerà le sei proposte di indizione presentate dal capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, e approvate dalla Commissione.
Esse riguardano: Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi; Codice di procedura penale; Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura; Ordinamento e sistema giudiziario; Istituzione del consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei consigli giudiziari; Risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati.