(UNWEB) “Si consuma, senza il benché minimo batter di ciglio da parte dei consiglieri di maggioranza e dei sindaci di Todi e Marsciano, lo smantellamento dell’ospedale di Pantalla, che da oggi vede il trasferimento degli ultimi tre pazienti dal reparto di Medicina di Pantalla ad Assisi, lasciando un territorio come la Media Valle del Tevere, senza un punto di riferimento sanitario”. Così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni, in merito “alla riorganizzazione in corso dei presidi ospedalieri della Regione, alla luce del riacutizzarsi dei contagi”.
“Una nuova umiliazione per il territorio – spiega Meloni – ma anche un passo in avanti per un disegno che vuole portare la sanità dell’Umbria in una direzione diversa da quella di un sistema sanitario pubblico e universalistico. Perché svuotare l’ospedale di Pantalla significa abdicare al settore privato, di fronte a tutte quelle patologie, a partire da quelle oncologiche, che vanno avanti nonostante il Covid. Sbagliata fu la scelta di scegliere Pantalla come ospedale Covid, privando il territorio di servizi con grave danno per i cittadini, costretti a pellegrinaggi della salute. I servizi destinati alle cure e alla prevenzione delle altre patologie sappiamo bene che fine abbiano fatto, tra prestazioni sospese e aggravamenti dei pazienti”.
“Sbagliato è oggi ripartire da lì – continua Meloni – facendo finta che i due anni di pandemia non siano neanche passati e che questi non ci abbiano insegnato nulla. Possibile che in due anni di emergenza, con i tanti fondi stanziati dal Governo e le necessità ben evidenti, la Giunta regionale non sia riuscita a creare le condizioni per assistere meglio i malati di Covid, per restituire anche ai cittadini della Media Valle del Tevere il proprio ospedale di territorio e per tornare a fornire prestazioni specialistiche e di eccellenza al servizio della comunità umbra?”.
“Nonostante i tanti proclami – prosegue Meloni – quello di Pantalla è un presidio che non presenta più neanche un Pronto soccorso. Non c’è Pronto soccorso, infatti, senza equipe medico chirurgico anestesiologica h24. Senza queste condizioni, al di là della cortina di fumo lanciata dal centrodestra per mascherare le proprie scelte, si è in presenza di un primo soccorso, un centro di smistamento verso gli ospedali del nord dell’Umbria, Gubbio o Città di Castello. L’ennesimo frutto avvelenato – conclude - di una maggioranza inadeguata e incapace di ascoltare il territorio, che ha gestito la pandemia con improvvisazione e pressappochismo”.