272838641 3192951964275153 4644811970142456939 nL’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata con cui il consigliere regionale Valerio MANCINI (Lega) chiedeva chiarimenti sulla “diffusione degli anticorpi monoclonali per il trattamento del Covid-19”.

(UNWEB) Illustrando l’atto in Aula, Mancini ha spiegato che “serve conoscere la situazione attuale delle prescrizioni degli anticorpi monoclonali presso le diverse strutture sanitarie regionali e l’eventuale trend di crescita, nonché i dati sull’efficacia riscontrata nei pazienti trattati con tale tipologia di farmaci e le modalità organizzative che si intendono adottare per un maggiore utilizzo degli anticorpi monoclonali in Umbria nel contrasto al Covid-19. A febbraio 2021, l’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno che ho presentato riguardante l’utilizzo degli anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19, impegnando così la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo nazionale per averne a disposizione. Si tratta farmaci biologici che sembrano risultare efficaci anche contro il Covid-19, in modo analogo a quanto avviene con gli anticorpi naturali. Dal report di monitoraggio dell’Aifa pubblicato a dicembre scorso, risulta che il numero di prescrizioni di anticorpi monoclonali in Umbria è stato pari a 10,34 ogni milione di abitanti, un dato fortemente al di sotto della media nazionale, che risulta pari a 26,56 ogni milione di abitanti. I farmaci acquistati a livello nazionale sarebbero molti e con scadenza a breve termine. Per questo ritengo opportuno che venga chiarita la situazione e ci si impegni, qualora necessario, a incrementare le cure con i monoclonali, che spesso sono state determinanti per la guarigione in tempi brevi dei pazienti affetti da Covid-19”.

L’assessore Luca COLETTO ha risposto che “dal 10 marzo 2021 al 3 febbraio 2022 sono state prescritti 455 trattamenti (negli ospedali di Perugia, Terni, Spoleto, Città di Castello), con un incremento percentuale rispetto alla data dell’interrogazione del 98,69%. L’aumento dei trattamenti è legato all’aumento dei contagi. L’Aifa ha definito le modalità di utilizzo degli anticorpi monoclonali, indicando anche i casi in cui possono essere somministrati, secondo i criteri stabiliti. La scheda che attesta la guarigione deve essere compilata dopo un mese dalla somministrazione. Non disponiamo di pubblicazioni ufficiali sulle guarigioni. La Giunta ha ribadito la massima disponibilità all’esecuzione di queste terapie, dato che la loro attivazione nelle fasi iniziali consente di evitare la progressione della malattia e quindi l’ospedalizzazione. I vari anticorpi disponibili dimostrano efficacia diversa e uno solo si è dimostrato efficace contro Omicron: in Umbria ce ne sono solo 39 confezioni. Sono però disponibili anche i farmaci antivirali orali, di cui sono stati prescritti 115 trattamenti. Da oggi è in distribuzione il nuovo antivirale che verrà consegnato alle Regioni dalla struttura commissariale. Rispetto alla scadenza dei farmaci, determinati monoclonali e antivirali sono indicati solo per specifiche varianti di Covid. Spetta quindi al medico prescrivere il farmaco corretto”.

Mancini ha replicato sottolineando che “la Lega ha posto un anno fa la questione dell’utilizzo dei monoclonali. I pazienti possono contare quindi sui farmaci, monoclonali, antivirali e plasma iperimmune, per affrontare il Covid. Chi si ammala ha il 99,9% di possibilità di non morire. Sono segnali di speranza che vanno lanciati per evitare il terrore dell’opinione pubblica”.


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