(UNWEB) Perugia. I cittadini di Ponte San Giovanni lo hanno definito un ‘rave-party a cielo aperto’. L’opposizione pone alcuni interrogativi a Fabrizio Croce
I consiglieri di opposizione del Comune di Perugia pongono dieci domande a Fabrizio Croce, assessore della giunta di Vittoria Ferdinandi con deleghe al turismo, spettacolo dal vivo e creatività urbana, rapporti con le associazioni culturali ed economia della notte, alla luce di alcune sue dichiarazioni rilasciate lunedì mediante un comunicato stampa.
Le domande vengono formulate da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Perugia Civica, Progetto Perugia e Gruppo Margherita Scoccia riprendendo testualmente le dichiarazioni rese da Croce dopo la serata di domenica al Parco Bellini di Ponte San Giovanni definita da alcuni perugini «un rave-party a cielo aperto».
FOFO: Il tutto si è svolto senza alcun fatto significativo in termini di ordine pubblico.
1° DOMANDA: Abbiamo visto con i nostri occhi giovani che sniffavano, un coltello a serramanico per terra, una siringa e le torce fumogene bengala infiammate in mezzo alla gente (negli stadi italiani i tifosi che accendono fumogeni sono destinatari di Daspo). È sicuro di quello che dice?
FOFO: Il parco è stato sottoposto ad una pulizia accurata da parte dell’associazione giovanile organizzatrice e restituito nelle condizioni in cui è stato trovato.
2° DOMANDA: Non è vero. Alcuni cittadini ci hanno mandato fotografie del parco ancora sporco lunedì mattina, mentre stavano intervenendo squadre della Gesenu per effettuare le pulizie dell’area in cui si è celebrato l’evento. Verrà pagata la Gesenu per questi servizi? Se sì, quanto?
FOFO: Non sottovalutiamo le segnalazioni riportate nella nota della minoranza e faremo approfondimenti.
3° DOMANDA: Potrebbe essere un po’ più preciso: che genere di approfondimenti ha svolto finora? C’è traccia documentale delle sue azioni (lettere, esposti, reclami, lamentele, prese di posizione)?
FOFO: È necessario ricordare che ogni evento pubblico comporta inevitabilmente una varietà di comportamenti.
4° DOMANDA: Sono questi i comportamenti che intende tollerare l’amministrazione comunale? Compresi i comportamenti che hanno indotto i cittadini a definire certe ‘scene spettrali e da paura’?
FOFO: Non possiamo permettere che un singolo episodio o una ricostruzione falsata dei fatti vengano utilizzati per dipingere Perugia come un ‘centro sociale a cielo aperto’, posto che non ci riconosciamo in un’accezione pregiudizialmente negativa del ‘centro sociale’.
5° DOMANDA: Potrebbe spiegarci perché la nostra ricostruzione dei fatti, documentata da foto, video e testimonianze dirette, sarebbe falsata? Lei asserisce di non riconoscersi in un’accezione pregiudizialmente negativa del centro sociale: le piacerebbe vivere anziché in una città in un centro sociale a cielo aperto? Sì o no? Offrirete ancora occasioni a iniziative come la musica techno a tutto volume?
FOFO: Il cantiere lato chiesa era totalmente transennato e presidiato da personale di sicurezza.
6° DOMANDA: Alcuni cittadini ci hanno segnalato che quella sera ignoti sono entrati nei cantieri lato chiesa e lato scuola. A lei non è stato detto?
FOFO: Stiamo lavorando per garantire che comportamenti illegali, come l’uso di droga e l’eccesso di alcol, siano affrontati con fermezza.
7° DOMANDA: Ha avuto modo di visionare i video girati a Ponte San Giovanni nei quali si vede gente barcollante, letteralmente ripiegata su se stessa, con gli occhi di fuori oppure china sui muretti? È pienamente convinto di quello che dice oppure ammette che qualcosa di meglio poteva essere fatto? Nel caso di specie, a Ponte San Giovanni, l’amministrazione cosa ha fatto in maniera pratica per interrompere comportamenti illegali come l’uso di droga e l’eccesso di alcol?
FOFO: Perugia è una città che promuove la cultura, il divertimento e la socializzazione in modo responsabile.
8° DOMANDA: Ci sono cittadini che hanno dichiarato pubblicamente: ‘Stasera mi sono vergognata di vivere a Ponte San Giovanni. Mi viene in mente una sola parola: vergogna!’. Attraverso manifestazioni definite ‘rave-party a cielo aperto’, dove c’erano drogati, sballati, droga e un coltello, l’amministrazione comunale di cui fa parte crede di promuovere la cultura, il divertimento e la socializzazione in maniera responsabile?
FOFO: La nostra priorità rimarrà sempre quella di garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti, senza compromettere il diritto di esprimere liberamente la propria creatività e la propria socialità.
9° DOMANDA: Lei, personalmente, ritiene un ambiente sicuro e accogliente quello in cui ci sono ubriachi e drogati in un parco pubblico, dove ci sono ragazzi che vengono visti sniffare, dove si rinvengono bottiglie di plastica bucate probabilmente utilizzate per fumare stupefacenti, dove vengono accese torce da stadio in mezzo alla gente nella pista da ballo e dove l’indomani vengono ritrovati un coltello a serramanico e una siringa?
FOFO: Non possiamo permettere che le strumentalizzazioni soffochino la vitalità culturale e sociale della nostra comunità.
10° DOMANDA: Come per il caso dell’affidamento diretto di due eventi di San Lorenzo all’associazione culturale Metanoia di cui è membro la sua collega Costanza Spera, questione che presto approderà alla Commissione controllo e garanzia, continuerete - come fa il sindaco Vittoria Ferdinandi - a definire ogni atto dell’opposizione ‘strumentale’? Sia chiaro: da parte nostra non c’è nessuna volontà di soffocare alcun genere di iniziativa, più semplicemente - noi - pretendiamo trasparenza e rispetto delle regole nell’interesse della città.