volpi(UNWEB) Le aggressioni al personale sanitario sono un argomento estremamente delicato, che non può essere trattato con un approccio ideologico e per certi versi surreale. Non è affatto possibile assimilare e mettere in stretta correlazione causa-effetto la supposta disorganizzazione del sistema sanitario regionale con gli episodi di violenza al personale sanitario in servizio. Ciò infatti, significa implicitamente giustificare tali comportamenti, e screditare il lavoro quotidiano che il nostro personale svolge in maniera eccellente.

Va fatto notare che le aggressioni non si registrano solo nella nostra Umbria, ma basta leggere le notizie per evidenziare come queste avvengano anche in altre regioni (Campania, Emilia Romagna,Toscana). Un fenomeno, purtroppo, diffuso che si estende su tutta la nostra penisola per il quale non possiamo di certo dare adito al pensiero che la gestione fallimentare della sanità si estende anche oltre i nostri confini regionali.

Rifiutiamo decisamente questo approccio ideologico, che ha come unico chiodo fisso quello di screditare gli avversari, ma lavoriamo convintamente per tutelare il personale sanitario, come il Governo ha fatto con il Decreto legge 137/2024,che inasprisce le pene per chi commette violenza ai danni di tutto il personale sanitario ma anche contro beni strumentali destinati all'attività sanitaria, prevedendo l'arresto dei soggetti violenti in flagranza ed in differita, ampliandone le fattispecie.

Pragmatismo contro ideologia,questa la nostra ricetta per migliorare le condizioni di lavoro dei professionisti sanitari.


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