(UNWEB) Perugia - "Con 19voti favorevoli e 7 contrari,il Consiglio comunale di Perugia ha riattivato la propria adesione(, una rete per le pubbliche amministrazioni finalizzata a diffondere politiche di inclusione per persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender.
Il Popolo della Famiglia Umbria esprime dissenso e rammarico per questa decisione che mostra in chiaro la sensibilità, tutta ideologica, della attuale Giuntacomunale e che ha immediatamente obbedito alla richiesta di una lobby che si dimostra, anche in questa occasione,molto interessata a finanziamenti e sovvenzioni.
Non ci risulta che negli ultimi dieci anni a Perugia ci sia stata una drammatica interruzione delle garanzie per il rispetto e la dignità delle persone e tutto senza il bisogno di iscriversi a reti ideologiche. Un’adesionearcobaleno che rimane solo un atto politico simbolico, privo di effetti reali e concreti sulla vitadei cittadini.
Vigileremo con attenzione sia sul bilancio comunale, sia sulle iniziative connesse con questa mozione. Siamo infatti convinti che dietro questa mite adesione e la lotta contro alcune privilegiate discriminazioni, si nasconda la feroce avidità di fondi pubblici per finanziare ed attivare iniziative che permetteranno all’ideologia gender di entrare nelle scuole e nelle istituzioni." Così in una nota il Popolo della Famiglia Umbria.
