IMG 20250628 WA0019(UNWEB)«La semplificazione burocratica della ZES è uno strumento necessario per velocizzare la crescita e lo sviluppo, un mezzo atteso da anni per dare più competitività e lavoro sul territorio.»



Lo ha dichiarato Emanuele Prisco, Sottosegretario all'Interno e coordinatore umbro di Fratelli d'Italia, intervenendo oggi a Terni a margine del convegno di Confindustria Umbria "ZES unica e competitività territoriale: quali scenari per l'Umbria", che ha tra gli altri visto la partecipazione del sottosegretario delegato Sbarra.

«Tutti i comuni umbri rientrano nella zona economica speciale (ZES). Purtroppo solo 37 Comuni umbri possono accedere agli incentivi fiscali oggi; questo non dipende dal provvedimento che estende la ZES, ma dalle regole europee del 2021. La Regione Umbria nel 2021 ha operato correttamente, dati i criteri UE e ampliando a più del doppio la "carta aiuti" per le zone che beneficiano di aiuti di stato, negoziata con la Commissione Europea. Il Governo Meloni nel 2025 ha finalmente colmato una disparità, includendo Umbria e Marche nella ZES unica, con tutti i benefici di semplificazione burocratica e i "bonus occupazionali" che ne conseguono», ha spiegato.

Il Sottosegretario ha ricordato anche il recente miglioramento del rating creditizio del Paese: «Dopo 23 anni l'Italia è stata promossa da Moody's: un segnale concreto che premia credibilità, stabilità e visione strategica».

«La competitività territoriale — ha concluso — non dipende solo dal credito d'imposta, che è utile e importante, ma da infrastrutture, tempi certi, stabilità delle regole, qualità amministrativa e sicurezza nelle risposte. In questo percorso lo Stato c'è, insieme alle categorie, alle imprese e ai lavoratori. La Regione lavori a ridiscutere con l'UE le zone per gli incentivi fiscali nel prossimo futuro.»

 


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