Grbic081021(UNWEB) Perugia. Sei anni sono passati da quella incredibile semifinale scudetto contro Trento, persa al tie break davvero per un’inezia ma ora Nikola Grbic è pronto per riprovarci. Domani la Sir Safety inizierà il suo decimo campionato di A1 consecutivo e a tenere a battesimo questa ricorrenza sarà la Top Volley Cisterna. È una partita che sembra sulla carta scontata ma che sarà altresì pericolosa per diversi motivi. Sarà subito necessario dunque che i Block Devils esprimano almeno in parte il loro potenziale per cercare di conquistare tre punti importanti soprattutto per il morale.
Coach, che tipo di sensazione hai a tornare a Perugia da campione d’Europa?
Ne è passato di tempo. In me c’è un’emozione particolare nel tornare in Italia, perché qui ho mosso i primi passi da protagonista sia da giocatore che da allenatore
Che avversario é Latina e quali insidie possono esserci?
Ogni partita di Superlega é difficile, sia in casa che fuori. Ogni squadra ha tre quarti delle rosa composta da nazionali che possono avere la loro giornata di grazia. Le insidie? Specialmente il fatto che é la prima partita, che siamo in cantiere e dobbiamo conoscere meglio. Partire bene è importante e questo può giocare un ruolo emozionale importante. Ma penso a quello che possiamo fare noi
Come hai trovato i nazionali rientrati dagli impegni estivi? Possono essere impiegati da subito?
Li ho trovati in buone condizioni. Hanno grandi motivazioni e questo fa sì che la stanchezza passi in secondo piano. Ho cercato per quanto possibile di dare loro un po’ di riposo, ma non credo che questo avrà un ruolo significativo. Non ci sono difficoltà se non quella di non aver mai giocato insieme
A detta di molti Perugia è una bella squadra. Questo può dar fiducia o impaurire?
A me non spaventa nulla.  Può essere una consapevolezza con questi campioni che ci sono. Perugia è sempre stata una società ambiziosa, anche quando c’erano giocatori meno forti, e lo è tutt’ora. Siamo consapevoli di essere una delle squadre più importanti, ma ce ne sono altre attrezzate bene. La strada sarà lunga, in salita, dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare
Domani dunque bisognerà solo pensare alla propria metà campo…
Hanno giocatori nuovi ed esperti. Inoltre Cisterna ha una squadra fisica, con un muro difficile da superare. Inoltre ha due giocatori che non hanno nemmeno disputato le amichevoli, ma il nostro pensiero riguarda quello che possiamo fare noi. Ho pensato alla tecnica, tattica e a trasmettere l’approccio che vogliamo, ma è un percorso lungo. Sicuramente ci saranno delle difficoltà
Con lo Zaksa hai aperto la serie delle vittorie a sorpresa. E più facile dover vincere a tutti i costi o viceversa?
É chiaro che è molto più facile partire sfavoriti. Nel 2011 ho vinto l’Europeo con la Serbia e nessuno ci prendeva sul serio, segno che quando si va in campo senza preoccupazione tutto diventa più semplice. Qui ci sono giocatori che hanno vinto tanto, potevo restare in Polonia ma vincere qui è un grande stimolo perché in Italia è molto difficile. Quanto si dice sui social non ci deve interessare
Il pubblico potrà entrare a capienza maggiore, qual’e il tuo pensiero in merito?
Abbiamo passato un anno intero senza pubblico. Inizialmente è stato uno shock, poi ci siamo abituati. Ma avere i tifosi per dividere gioie e dolori non ha paragone. A me piace seguire le regole, ma qualcuno dovrebbe spiegarmi perché in questa situazione è ammesso il 60% in altre il 100. Ma andiamo avanti
C’è qualche giocatore che l’ha sorpresa più di altri in negativo o positivo?
In negativo nessuno, ma anche fosse così non te lo direi. Tutti stanno cercando di dare il proprio massimo per cercare di migliorarsi e sono molto soddisfatto di questo
Chi vedi sul tetto d’Italia?
Modena, Civitanova, Trento e Piacenza
E d’Europa?
 
Lo Zaksa, che continua ad avere una buona squadra. Poi Dinamo Mosca, che nessuno si attendeva a questi livelli, e San Pietroburgo. Ogni anno ci sarà una sorpresa.

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