Paciano2Anche Tesei e Oliviero all’incontro dei giorni scorsi per parlare dei vecchi e nuovi progetti di TrasiMemo


(UNWEB) – Paciano, - “Ci sono tutte le condizioni per trasformare l’esperienza maturata a TrasiMemo (Banca della memoria del Trasimeno) in start up, possibilità di lavoro e occasioni per i giovani. Condividiamo questo progetto e portiamolo avanti insieme: la Regione ci sarà”. Così la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei che insieme al magnifico rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero ha preso parte nei giorni scorsi all’evento con cui è stato presentato il video “Patrimoni, musei e paesaggi del Trasimeno per un welfare di comunità”, a conclusione del progetto dedicato alla salute mentale. Un progetto che, partito proprio da Paciano, per anni è stato condotto in collaborazione con il Centro di Salute Mentale del Trasimeno, l’Unione dei Comuni, alcuni musei locali, la cooperativa Frontiera Lavoro, associazioni locali, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. “Il patrimonio immateriale va visto come elemento di crescita soprattutto per le aree interne – ha commentato Leandro Ventura Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale Ministero della Cultura, presente all’incontro -. Questa è un’iniziativa di grande importanza perché qui si fa un vero lavoro di supporto e di crescita per la comunità”.
L’appuntamento di Paciano è stata l’occasione per indicare i possibili sviluppi del progetto stesso, come la creazione di un Centro diurno integrato di salute mentale e iniziative di sviluppo locale con la realizzazione di “Atelier imprenditoriali” diffusi nel centro storico. Come spiegato da Daniele Parbuono, Direttore della Scuola di Specializzazione in beni demoetnoantropologici, “i laboratori artigianali condotti a TrasiMemo hanno permesso di sperimentare l’avanguardia dell’applicazione del patrimonio culturale anche al tema della salute. Mi piace ora immaginare Paciano come un grande atelier diffuso dove grazie a delle start up 10-20 artigiani si riappropriano di fondi ormai in disuso e fanno di questo luogo un centro di produzione di artigianato innovativo che guarda al futuro e che mette insieme la filiera ricerca patrimonio culturale immateriale e produzione di know how professionali”.
Dello stesso avviso Cinzia Marchesini dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale: “L’idea è di giungere ad aprire alcuni fondi imprenditoriali diffusi sul territorio da racchiudere sotto l’etichetta di “atelier” e un Centro diurno integrato sull’esordio delle malattie psichiatriche che permetta a coloro che hanno fragilità di dialogare con il territorio. Due proposte da accompagnare con strumenti regionali; buone pratiche da utilizzare in altri luoghi depressi e nelle zone interne”.
Di “esperienza unica e di un messaggio di profonda civiltà che parte dall’Umbria” ha parlato Oliviero favorevolmente colpito da quanto realizzato negli ultimi anni a Paciano. “Qui – ha detto - possiamo raccontare come la memoria, le persone, le diversità positive, sono l’economia. Io qui vorrei vedere transitare tanti studenti e tanti giovani”.
Ad aprire i lavori dell’evento è stato il sindaco Riccardo Bardelli: “La pandemia ha insegnato che i grandi centri urbani più che risolvere causano problemi. Perchè non facciamo politiche ad ampio raggio per stimolare le persone a rimanere in luoghi sicuri, non inquinati, belli e accoglienti? La sfida del futuro passa per la qualità della vita”.
“Paciano è da sempre un luogo simbolo per il Trasimeno – sono state le parole di Giacomo Chiodini, assessore dell’Unione dei Comuni -. Questo è un progetto d’avanguardia; un esperimento ben riuscito. Sono convinto che si continuerà ad investirci”. “Paciano è un luogo perfetto per fare una riabilitazione diffusa – è stato invece il pensiero espresso da Gianfranco Salierno, direttore del Centro di Salute Mentale del Trasimeno e del Centro di Salute mentale penitenziaria di Capanne -: in questo modo si darebbe una risposta vera alla prevenzione delle malattie psichiatriche”. “Per noi i laboratori e TrasiMemo – ha infine riferito Roberta Veltrini, presidente della cooperativa Frontiera Lavoro - hanno una funzione di orientamento, per un ritorno alla normalità e al lavoro. Speriamo per il futuro di riuscire a creare dei legami con il tessuto produttivo”.
Per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha partecipato ai lavori Stefania Spina. L’incontro è stato moderato dal giornalista Andrea Chioini.


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