(UNWEB) Perugia. Importante riconoscimento internazionale alla ricerca dell'Università degli Studi di Perugia: uno studio coordinato dalla prof.ssa Barbara Cellini, responsabile della sezione di Biochimica del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, ha ottenuto un finanziamento di oltre 189 mila dollari dalla Oxalosis & Hyperoxaluria Foundation (OHF), una organizzazione statunitense impegnata nella ricerca sulle malattie rare legate all'ossalosi e all'iperossaluria.
Il gruppo di ricerca UniPg è da anni impegnato in studi molecolari e cellulari su enzimi dipendenti dalla vitamina B6, coinvolti in varie malattie rare. Con il progetto ora finanziato, selezionato da una commissione scientifica internazionale, i ricercatori e le ricercatrici UniPg si propongono di sviluppare una terapia innovativa per le iperossalurie primarie, un gruppo di malattie genetiche rare che portano alla deposizione di cristalli di ossalato di calcio a livello renale, innescando un processo capace di culminare in una insufficienza renale già in età pediatrica.
Si tratta di patologie causate dal deficit di enzimi coinvolti nel metabolismo del gliossilato, un composto potenzialmente tossico in quanto precursore dell'ossalato: l'obiettivo delle ricercatrici e ricercatori UniPg, è la realizzazione di un farmaco a mRNA capace di "istruire" le cellule del fegato a produrre enzimi ingegnerizzati in grado di metabolizzare il gliossilato.
Si tratta, quindi, di una strategia altamente innovativa, che permetterebbe di prevenire la formazione di ossalato di calcio e il suo accumulo a livello renale e sistemico nei pazienti affetti da iperossaluria primaria, portando a un potenziale rallentamento nel decorso della patologia e a un miglioramento nella qualità della vita dei pazienti.