(ASI) Spoleto - ha avuto nel pomeriggio del 12 giugno la presentazione della mostra fotografica realizzata a sostegno della popolazione nepalese colpita lo scorso 25 aprile da un violento sisma che ha causato migliaia di vittime e lasciato dietro di se cumuli di macerie che un tempo rappresentavano simboli eccellenti di una civiltà davvero meravigliosa.


Dal momento in cui la terra ha smesso di tremare un gruppo di spoletini si è subito attivato per sostenere questo paese duramente colpito.
A presentare la mostra è stato Massimo Biondini membro del circolo fotografico IkoStudio che ha raccolto gli scatti di molti fotografi che quel Nepal lo hanno vissuto, respirato ed amato ed ora soffrono anche se a distanza insieme a quella popolazione. Gli scatti saranno esposti come spiegato dallo stesso Biondini fino al 28 giugno prossimo, e potranno essere acquistati da chiunque con una semplice offerta, in vendita anche le maglie col logo di "Spoleto per il Nepal", il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla popolazione nepalese colpita dal sisma, in particolare, come invece spiegato da Sergio Maturi del CAI, per la costruzione di strutture scolastiche adatte a sostenere le condizioni atmosferiche del luogo in questo periodo, in oltre verranno forniti materiali didattici, così da garantire un'istruzione adeguata ai bambini nepalesi, tali fondi verranno anche utilizzati per l'acquisto di beni di primaria importanza. A sostegno di questo gruppo di volontari è stato anche il Sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli, che si è detto onorato di amministrare una città i cui cittadini hanno profuso grande impegno per il Nepal, "l'amministrazione - ha detto - non poteva non sostenere un'iniziativa simile" ed ha in oltre proposto una collaborazione con le "città sorelle" Foligno e "Spoleto per il Nepal" inaugurata la mostra fotografica - VIDEO

(ASI) Spoleto - ha avuto nel pomeriggio del 12 giugno la presentazione della mostra fotografica realizzata a sostegno della popolazione nepalese colpita lo scorso 25 aprile da un violento sisma che ha causato migliaia di vittime e lasciato dietro di se cumuli di macerie che un tempo rappresentavano simboli eccellenti di una civiltà davvero meravigliosa.
Dal momento in cui la terra ha smesso di tremare un gruppo di spoletini si è subito attivato per sostenere questo paese duramente colpito.
A presentare la mostra è stato Massimo Biondini membro del circolo fotografico IkoStudio che ha raccolto gli scatti di molti fotografi che quel Nepal lo hanno vissuto, respirato ed amato ed ora soffrono anche se a distanza insieme a quella popolazione. Gli scatti saranno esposti come spiegato dallo stesso Biondini fino al 28 giugno prossimo, e potranno essere acquistati da chiunque con una semplice offerta, in vendita anche le maglie col logo di "Spoleto per il Nepal", il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla popolazione nepalese colpita dal sisma, in particolare, come invece spiegato da Sergio Maturi del CAI, per la costruzione di strutture scolastiche adatte a sostenere le condizioni atmosferiche del luogo in questo periodo, in oltre verranno forniti materiali didattici, così da garantire un'istruzione adeguata ai bambini nepalesi, tali fondi verranno anche utilizzati per l'acquisto di beni di primaria importanza. A sostegno di questo gruppo di volontari è stato anche il Sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli, che si è detto onorato di amministrare una città i cui cittadini hanno profuso grande impegno per il Nepal, "l'amministrazione - ha detto - non poteva non sostenere un'iniziativa simile" ed ha in oltre proposto una collaborazione con le "città sorelle" Foligno e Perugia, anch'esse colpite duramente dal terremoto anche se di minore intensità in passato.
Un piccolo gesto può dare molto a chi ha perso tutto, e quel tutto erano sentimenti, persone care vite umane che nessuno potrà mai restituire.

Erika Cesari - Agenzia Stampa Italia

Nel video di Fabio Gasparri la presentazione della mostra:Perugia, anch'esse colpite duramente dal terremoto anche se di minore intensità in passato.
Un piccolo gesto può dare molto a chi ha perso tutto, e quel tutto erano sentimenti, persone care vite umane che nessuno potrà mai restituire.

Erika Cesari - Agenzia Stampa Italia

Nel video di Fabio Gasparri la presentazione della mostra:


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