(UNWEB) Perugia. “Una signora classe 1929 contattava la Sala Operativa della Questura di Perugia per richiedere l'intervento del personale della Polizia di Stato presso il proprio domicilio al fine di poter denunciare un furto patito giorni prima proprio all'interno dell'abitazione.
La signora, con fare molto gentile, rappresentava all'Operatore di Sala tutto il suo sconforto originato dal fatto che data l'età risultava gravata dalla sua condizione a non poter deambulare autonomamente e quindi impossibilitata a portarsi presso gli Uffici di Polizia.
Appresa la notizia, dopo aver rassicurato la donna sulla completa disponibilità, veniva immediatamente inviata una Volante presso l'abitazione della Signora.
Visti gli Agenti la donna li accoglieva in casa con la felicità nel cuore e riferiva loro che circa due settimane prima aveva subito un brutto furto all'interno del suo appartamento quando sorprese una donna rovistare fra i propri effetti personali riuscendo a sottrargli furtivamente il proprio portafogli contenente soldi e documenti.
La richiesta accorata della povera donna non consisteva tanto nella possibilità di recuperare, in qualche modo, i denari sottratti ma bensì nell'essere aiutata nelle procedure di rilascio dei nuovi documenti in quanto lei, sola ed immobilizzata, il più delle volte al telefono non riusciva nemmeno a capire bene le richieste degli impiegati dei vari uffici con cui parlava per il rilascio dei duplicati dei documenti sottratti.
Gli agenti, una volta formalizzata la denuncia, rassicuravano la Signora che la Polizia di Stato avrebbe pensato ad attivare i dovuti uffici per la realizzazione dei duplicati della carta di identità e della tessera sanitaria.
Gli agenti si attivavano immediatamente e, ricevute le dovute deleghe dalla donna contattavano direttamente gli uffici del Comune di Perugia e dell'Agenzia delle Entrate.
Decorsi i tempi tecnici utili alla realizzazione dei nuovi documenti gli Agenti si portavano presso la casa della Signora per la consegna.
Non sono mancate, nell'occasione, espressioni di gioia e gratitudine da parte della Signora la quale parlava agli Agenti come fossero dei veri e propri nipoti, dedicandogli tutte quelle raccomandazioni di prudenza da adottare durante lo svolgimento del lavoro del Poliziotto, che solo una nonna amorevole può dare. “
Così, in una nota, la Questura di Perugia.