(ASI) Assisi. Una Basilica affollata, un uditorio attentissimo, quasi rapito dalle dolcissime melodie natalizie che, accompagnate dall'organo o a cappella, si diffondevano per le navate. Brani semplici, molto noti o meno, nati dalla spontaneità di diversi popoli e paesi. Dai tradizionali “Adeste fideles” e “Tu scendi dalle stelle” a una laude spirituale umbra e, a seguire, passando per la Campania, la Sardegna, la Spagna, la Germania l’Ucraina fino all’America meridionale con i negro spiritual, virtualmente intorno al presepe per sottolinearne la valenza e continuare a diffonderne il messaggio universale.